Mogol-Battisti, ‘Emozioni’ libere di correre sul web

A vent’anni dalla scomparsa del cantante e compositore Lucio Battisti si è arrivati ad una svolta: la sua musica entrerà ufficialmente nel mondo digitale.
Fino ad oggi i brani firmati Mogol-Battisti hanno circolato solo, per volontà dello stesso Battisti, su supporti fisici, via radio e televisione, garantendo una rendita di proventi di 800.000 euro l’anno.
«Io ho avuto un danno economico ma sono i giovani e la cultura popolare i più penalizzati» così parla Giulio Rapetti, in arte Mogol, riguardo questa battaglia che va avanti da vent’anni, il quale si è sempre sentito danneggiato per la reclusione a cui sono stati sottoposti i 12 album nei quali ha collaborato con Battisti.

E’ il 2012 e Mogol fa causa alla società Acqua Azzurra srl, di cui i soci sono lui, Grazia Letizia Veronesi e figlio e la Universal Ricordi per il costante ostruzionismo a cui sono sottoposti i 12 album. Nel 2016 il Tribunale civile di Milano ha condannato l’Acqua Azzura srl ad un risarcimento di 2,6 milioni nei confronti del paroliere.
In seguito, come spiega Milena Gabanelli al Corriere della Sera, la società finisce in liquidazione ma non si riesce a mettere la parola fine a tutta la faccenda. I due liquidatori assunti si dimettono dopo essere stati costantemente osteggiati dagli eredi e il caso finisce in Tribunale.
I giudici hanno così deciso di affidare la guida della società Acqua Azzurra srl all’avvocato Gaetano Maria Giovanni Presti, il quale ha pieni poteri sulla liquidazione della società senza dover far fronte ai soci. Potere tra cui concedere licenze per trasmettere gli intramontabili successi come “Emozioni”, “Pensieri e parole”, “Il mio canto libero” anche in streaming.

I giovani che ancora non conoscono i capolavori che ci hanno lasciato Battisti e Mogol avranno finalmente modo di ascoltare su supporti digitali quelle canzoni che costituiscono le radici del pop italiano.