Paolo Bovi, il fonico dei Modà (ph. da Facebook)
Denuncia dei genitori, il tecnico 40enne ai domiciliari con il braccialetto. Avrebbe infastidito ragazzi fra i 13 e i 16 anni di cui si occupava in parrocchia.
L’accusa è di quelle pesanti, e sta facendo velocemente il giro in tutto il settore della musica e dello spettacolo: nel 2011 avrebbe infastidito con molestie sessuali quattro ragazzini di cui si occupava in parrocchia e di età compresa tra 13 e 16 anni. L’anno scorso, i genitori dei ragazzini hanno presentato denuncia ed è scattato il provvedimento di custodia cautelare domiciliare.
Paolo Bovi, 40enne residente a Cernusco sul Naviglio, single e incensurato, tastierista e fondatore dei Modà poi passato a fare il fonico del gruppo, è ora a casa, e deve portare il braccialetto di radiosegnalazione al polso.
Da giovane, a quanto si apprende, Bovi è stato anche animatore e insegnante di musica nella parrocchia in cui è cresciuto, e proprio in un oratorio di parrocchia ha fondato i Modà insieme a Kekko Silvestre.
Sembra che le molestie siano avvenute proprio nella parrocchia che frequentava. Alcuni ragazzi, insomma, hanno iniziato a manifestare comportamenti strani ed hanno attirato l’attenzione dei genitori, che dopo tentativi ed insistenze sono riusciti a sapere quel che li angustiava. In particolare, a capire sarebbe stata la madre di uno dei quattro ragazzini fra i 13 e i 16 anni, che avrebbero subito molestie nel 2011. Il figlio, alla fine, ha raccontato tutto. La madre della vittima avrebbe poi ottenuto alcuni riscontri dai genitori di alcuni amici del figlio. In tutti i casi i ragazzi hanno parlato di “penitenze” che Bovi avrebbe inflitto da scontare quando perdevano a “strip poker” in parrocchia, ma anche di molestie fisiche spacciate per massaggi.
Le quattro violenze si sarebbero state consumate fuori dalla parrocchia e in un caso gli abusi sarebbero avvenuti nel corso di una gita in un campeggio in Val d’Aosta. Bovi, a quanto si è saputo, era stato allontanato dalla parrocchia dopo il racconto di uno dei ragazzini al prete.
Ad esaminare le denunce i pm Daniela Cento e Lucia Minutella, che ha chiesto ed ottenuto dal Gip di Milano Luigi Gargiulo il provvedimento restrittivo, soprattutto sulla base degli incroci tra le testimonianze dei ragazzi e dei conoscenti e alcune intercettazioni.
Napoletano, 44 anni, giornalista professionista con 17 anni di esperienza sia come giornalista che come consulente in comunicazione. Ha scritto di politica ed economia, sia nazionale che locale per diversi giornali napoletani. Da ultimo da direttore responsabile, ha fatto nascere una nuova televcisione locale in Calabria. Come esperto, ha seguito la comunicazione di aziende, consorzi, enti no profit e politici. Da sempre accanito utilizzatore di computer, da anni si interessa di internet e da tempo ne ha intuito le immense potenzialità proprio per l'editoria e l'informazione.
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