Le sue continue assicurazioni sulla totale estraeità alle accuse che gli venivano mosse non sembrano reggere alla prova dei fatti. Michel Platini il grande calciatore francese, già presidente Uefa e vicepresidente Fifa all’epoca del discusso presidente Blatte, con l’accusa di corruzione è stato fermato dalla polizia francese a Nanterre. La vicenda riguarda le procedure di attribuzione dei Mondiali di calcio del 2022 al Qatar: l’ex presidente dell’Uefa viene interrogato, presso gli uffici della polizia giudiziaria di Nanterre dove si trova in queste ore, nell’inchiesta su “presunti atti di corruzione attiva e passiva di dipendenti non pubblici”, aperta dalla Procura nazionale per i reati finanziari (Pnf).
A darne notizia è stato il sito di informazione francese Mediapart, confermata poi da altri media d’oltralpe.
Gli inquirenti francesi avrebbero elementi sufficienti per inchiodare alle sue responsabiltà l’ex asso della Juventus e della nazionale francese, tre volte pallone d’oro nella sua carriera. In verità, secondo le accuse, Platini avrebbe favorito la candidatura dell’emirato arabo dietro il compenso di miliardi di investimenti in terra francese da parte degli arabi. Ed in questo contesto sarebbe finito nelle indagini, in qualità di indagato anche l’ex ministro dell’Interno francesce Gueant.
Ma a decidere per la combine non sarebbe stato solo: ad improgliare le carte lo avrebbe aiutato l’ex presidente della repubblica francese Nicolas Sarcozy che per portare a casa un risultato importante per la Francia, importante in termini di business e con ampio dispregio dell’etica sportina avrebbe scomodato addirittura l’Eliseo nelle cui stanze si sarebbe tenuto un ‘vertice’ per definire tutta la questione.Era il 23 novembre del 2010, nove giorni prima dell’assegnazione dei Mondiali di calcio al Qatar e il negoziato avvenne alla presenza dell’emiro del Qatar Tamim ben Hamad al Thani. Tra i commensali ovviamente anche l’ex ministro dell’Interno francese.
Una squallida storia che dimostra ancora una volta come lo sport e il calcio in particolare sia ormai terra di conquista e se vogliamo autentico ostaggio dei poteri forti, politica compresa. Oggi a farne le spese è un ex grandissimo campione onnipresente a livello internazionale e nazionale nel mondo del pallone. Alle prime avvisaglie di quella che poi si sarebbe rivelata una grande truffa ai danni degli altri Paesi che intendevano ospitare i mondiali di calcio del 2022, ovvero Giappone Canada e Australia, Platini quasi ad esorcizzare il rischio di sviluppi tragici per la sua immagine aveva sempre detto: “Alla fine prevarrà la verità, e sono convinto che vinceremo. Anzi vincerò..”.
L’arresto di Nanterre non sembra andare in questa direzione e per lui si profila un tramonto da dirigente sportivo che non gli fa certo onore.
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