Taxi fermi oggi in tutta Europa: è in corso uno sciopero nelle capitali e città più importanti dei vari Stati per protestare contro la società americana UBER che, tramite l’utilizzo di un’app, permette di trovare con molta facilità auto a noleggio con conducente. Tale soluzione, molto apprezzata specialmente dai turisti, appare i tassisti come una forma di concorrenza sleale, che si aggiunge a quella delle “auto NCC“, già presenti da diversi anni.
A Milano, dove la moda di UBER sta prendendo piede, i tassisti incrociano le braccia fino alle 22 di stasera, per “difendere la legalità e il servizio, contro una multinazionale che punta ai ricavi senza nemmeno pagare le tasse in Italia”. A detta dei partecipanti alla manifestazione, il servizio offerto dalla società americana discriminerebbe quelle fasce di persone più deboli – malati, disabili, donne con bambini piccoli – e attirerebbe soltanto persone più giovani, in grado di utilizzare agevolmente strumenti tecnologici avanzati. Nel capoluogo milanese, il presidio più numeroso si è fermato in Stazione Centrale, dove i manifestanti distribuiscono volantini a passanti e viaggiatori, per motivare le ragioni dello sciopero.
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