Più che convincente l'esordio della nazionale di Antonio Conte
Un esordio migliore per il nuovo corso della nazionale italiana targata Antonio Conte non poteva esserci: un secco 2-0 ad un avversario di assoluto prestigio, quell’Olanda ottima terza in Brasile. Ma il dato numerico, per quanto importante, non è neppure il più importante della bella serata del San Nicola: ciò che ha colpito maggiormente è stata, infatti, la prestazione degli azzurri, davvero perfetti in ogni reparto e intensi come non si ricordava da tempo. Sono passati poco più di due mesi dall’amarissima sconfitta con l’Uruguay (che già aveva fatto seguito ad una ancor più avvilente performance contro la Costa Rica) ma sembra un’altra era geologica.
Antonio Conte, sempre “sul pezzo” anche quando tutto gira a meraviglia
E’ vero che nell’Olanda mancavano elementi del calibro di Robben (oltre agli Strootman e Van der Vaart che pure erano assenti anche al Mondiale con ciò non impedendo agli “oranje” di arrivare comunque sul podio) ma anche noi abbiamo accusato pesanti defezioni dell’ultimo minuto (vedi Chiellini o un El Shaarawy costretto alla panca) oltre al lungodegente Barzagli, al nuovamente infortunato Pepito Rossi e ad un Pirlo che Conte è stato bravissimo a recuperare alla causa azzurra ma che dovrà star lontano dai campi da gioco per tutto settembre. Senza contare l’esclusione eccellente di Balotelli, non convocato (più probabilmente a ragione di uno scarso impiego milanista nel precampionato quando le sirene inglesi si erano fatte più insistenti). Eppure, incredibile dictu, è stato proprio il reparto offensivo, nuovo di zecca, a mostrare le cose migliori e senza nulla voler togliere a tutti gli altri splendidi protagonisti della sfida di Bari. Ma è giusto rimarcare come le note più liete siano venute proprio dall’inedita coppia d’attacco composta da Immobile e Zaza, il centravanti del Sassuolo, di proprietà juventina, sulla cui convocazione non si era registrata, alla vigilia, un’unanimità di consensi. Perplessità ampiamemnte fugate dal responso del campo: il giovane esordiente ha sì mancato una clamorosa palla-gol che il suo “nuovo gemello” gli aveva procurato su un piatto d’argento, ma ha procurato il rigore (intervento grossolano di Martins Indi, confermatosi l’anello traballante della difesa arancione) con annessa espulsione del “colored” olandese e, cosa forse ancor più importante, ha creato costanti affanni ai difensori ospiti e ha dato vita a duetti con il neoattaccante del Borussia Dortmund che hanno deliziato la platea.
Alla fine, però, è costretto a sorrdiere anche lui
Ottima anche la difesa a tre composta da Bonucci, Ranocchia ed Astori che, peraltro, non si sono neanche limitati a svolgere, peraltro egregiamente, il proprio ruolo di baluardi davanti a Sirigu (mai seriamente impegnato) ma hanno anche appoggiato in più di un’occasione la manovra dei compagni, spingendosi sino alla metà campo. E valga per tutti l’esempio di Bonucci autore del lancio millimetrico che ha fatto saltare in aria il castello difensivo di Hiddink per il più invitante degli assist a Ciro Immobile, pronto a finalizzare per l’1-0 che ha subito indirizzato il match. Certo, nella ripresa il caldo e la stanchezza hanno preso il sopravvento e l’intensità è calata notevolmente, ma finchè c’è stata benzina nel serbatoio nessuno ha potuto disconoscere la bontà dell’ottimo lavoro in pressing di tutta la squadra. Molto bene anche il centrocampo a cinque con la novità del rientro dal primo minuto di Giaccherini (sparito da un pò di tempo dai nostri radar) e che avrà spazio anche ad Oslo (a maggior ragione vista l’assenza per squalifica di Marchisio) e con De Rossi protagonista della consueta prestazione di grande sostanza, oltre che autore, su rigore, del 2-0 che è anche il gol n. 100 di un romanista in nazionale. Nel complesso, un ottimo viatico in vista dell’esordio nelle qualificazioni a Euro2016 in Norvegia di martedì.
Ciro Immobile, suo l’1-0
Anche un perfezionista come Conte, per trovare un appunto da muovere ai suoi ragazzi, ha dovuto cercare il pelo nell’uovo.
Un’Italia davvero orgogliosa, umile e cattiva. Specchio del suo nuovo Ct.
Tutti a festeggiare il rigore del 2-0 di De Rossi
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