E’ un diritto dei genitori scegliere se dare al proprio figlio il cognome della mamma. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti dell’ uomo di Strasburgo che ha condannato l’ Italia per aver violato i diritti di due coniugi milanesi ai quali era stata negata questa possibilità. La sentenza, che diventerà definitiva fra tre mesi, sollecita l’ Italia a adottare riforme per rimediare a questa violazione.
All’origine del pronunciamento della Corte europea di Strasburgo c’ è il ricorso di Alessandra Cusan e M. Luigi Fazzo che si erano visti respingere dalle autorità italiane la richiesta di dare alla loro primogenita Maddalena il solo cognome della madre. Dopo la nascita della bimba, i coniugi avevano provato a iscriverla nei registri dell’ anagrafe con il cognome materno, ma la richiesta era stata bocciata e la bimba era stata iscritta con quello del padre. Un paio d’ anni più tardi, la richiesta era stata bocciata anche dal tribunale di Milano, il quale ha fatto notare che, sebbene non vi sia alcuna disposizione giuridica perché un neonato sia registrato con il nome del padre, questa regola corrisponde a un principio ben radicato nella coscienza sociale e nella storia italiana.
Nel processo d’ appello, era stata confermata la sentenza di primo grado. Ma la coppia ha insistito fino ad arrivare alla Corte europea di Strasburgo che gli hanno dato ragione, sostenendo che l’Italia deve “adottare riforme legislative o di altra natura per rimediare alla violazione riscontrata”.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy