Una sola auto e nessun agente a fermare la corsa del camion sulla Promenade des Anglais, che ha travolto 84 persone lo scorso 14 luglio. Ad una settimana dall’attentato di Nizza, che ha sconvolto la Francia, già scossa dall’attacco al Charlie Hebdo, Libération punta il dito contro il governo di Parigi: a sbarrare la strada al camion impazzito c’era un’unica auto della polizia municipale, neanche quella nazionale.
Il giornale cita “una fonte di polizia che ha potuto visionare le immagini della videosorveglianza: una sola vettura della polizia, quella degli agenti della municipale, si trovava al centro della carreggiata, lato mare”, dove la zona era diventata isola pedonale in occasione della festa della Presa della Bastiglia.
“Vorrei capire in che modo questo camion è riuscito a entrare nella zona pedonale” aveva detto l’ex sindaco della città di Nizza, Christian Estrosi. E il quotidiano dà una risposta, citando un testimone oculare. “I poliziotti nazionali sono stati sostituiti intorno alle 20.30 dai loro colleghi della municipale. Non c’era dunque alcuna vettura della polizia nazionale in grado di bloccare la carreggiata”.
Il quotidiano dipinge un quadro nettamente diverso da quello fornito il 16 luglio da Bernard Cazeneuve, a due giorni dall’attacco, quando aveva parlato di una forte presenza della polizia nazionale sul luogo della strage. Il ministro dell’Interno francese ha replicato che ciò che si legge sulle pagine di Libération è relativo solo ad un primo sbarramento della circolazione e che “la polizia municipale aveva come previsto dato il cambio alla polizia nazionale”.
Mentre già ieri, Manuel Valls aveva tagliato corto davanti all’Assemblea nazionale sulla questione sicurezza: “Non accetterò mai che si insinui che la strage poteva essere evitata. Significherebbe screditare le nostre forze dell’ordine”, ha affermato il primo ministro francese.
Intanto, sono atterrate a Malpensa le salme di quattro delle sei vittime italiane che hanno perso la vita nella strage di Nizza. I corpi sono quelli di Angelo D’Agostino (71) e Gianna Muset (68), di Voghera (Pavia), e dei loro amici Mario Casati (90) e Maria Grazia Ascoli (77). Ad aspettare sulla pista dello scalo internazionale, i loro familiari e il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Il Presidente Hollande: “La coesione sarà la risposta”. “Per rispondere alla minaccia dobbiamo più che mai far prevalere la nostra coesione nazionale – ha affermato il premier francese – Il popolo di Francia deve rimanere unito in una stessa risposta”.
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