Potrebbe esserci un regolamento di conti o una vicenda di racket dietro l’agguato della notte scorsa in una pizzeria di Ostia dove sono state gambizzate due persone. E’ quanto ipotizza la polizia che non esclude però nessuna pista. Vengono ascoltati in queste ore conoscenti dei due feriti, un 50enne e un 41enne, colpiti dai proiettili alle gambe e ricoverati all’ospedale Grassi di Ostia. I testimoni del ferimento avvenuto verso le 22 in via delle Canarie, hanno descritto l’agguato compiuto da un uomo, coperto da casco, che è entrato nel locale e ha sparato ferendo il padre della proprietaria e il pizzaiolo.
Non sono in pericolo di vita le due vittime dell’agguato a colpi di pistola a Ostia. L’episodio si è verificato intorno alle 21.30 davanti al locale pizzeria Disco Giro Pizza in via delle Canarie 61, dove un uomo con il volto travisato da un casco ha sparato alcuni colpi di pistola ferendo le due persone attualmente ricoverate all’ospedale Grassi. In particolare, i colpi hanno raggiunto B.A., 50enne padre della proprietaria del locale, ferito da un proiettile a un polpaccio, e F.A., 41enne pizzaiolo ferito a un gluteo e a un polpaccio. Indaga la Polizia.
Dopo due anni di commissariamento, Ostia, il decimo Municipio del Comune di Roma, ha da soli cinque giorni un nuovo presidente. Dal ballottaggio di domenica 19 novembre è uscita vincitrice Giuliana di Di Pillo, esponente del Movimento Cinque Stelle, preferita all’esponente di FdI, Monica Picca, dal 59,6% di quell’esiguo 33,6% di coloro che hanno espresso il proprio voto anziché starsene a casa. L’ultimo presidente, Andrea Tassone del Pd, venne arrestato nell’ambito dell’inchiesta su Mafia Capitale nel giugno 2015, ma si era già dimesso da mesi dall’incarico.
“Il Movimento Cinque Stelle – aveva sottolineato la sindaca Raggi, in appoggio alla candidata di Ostia – è l’antidoto di Mafia Capitale. Noi abbiamo il coraggio di prendere le distanze e riavviare una gestione sana del potere politico, economico e sociale del territorio”.
Sembra invece molto ardua la strada per mettere ordine nella cittadina del litorale dove l’episodio criminoso precedente all’agguato della notte scorsa ha visto coinvolto un esponente degli Spada, Roberto, in carcere da oltre 15 giorni per avere aggredito e ferito un giornalista della troupe televisiva di ‘Nemo’, Raidue. Per lui, detenuto nel carcere di Tolmezzo, in Friuli, l’avvocato difensore aveva chiesto i domiciliari. Ma il fratello del noto boss di Ostia, Carmine detto Romoletto, deve rimanere in carcere: i giudici del tribunale del riesame hanno infatti respinto la richiesta di scarcerazione presentata dal suo difensore. Spada è accusato di violenza privata e lesioni personali aggravate dai futili motivi e dal metodo mafioso.
A.B.
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