La centrale di Yongbyon riprenderà a produrre combustibile per le armi atomiche della Corea del Nord. Lo annuncia un dispaccio dell’Istituto per l’energia atomica di Pyongyang, rilanciato dalla KCNA, l’agenzia di stampa del regime di Kim Jong-Un.
“Tutti gli impianti di Yongbyon – si legge nel documento – tra cui le strutture di arricchimento dell’uranio e il reattore moderato a grafite da 5 megawatt, sono stati riorganizzati, modificati o riadattati e hanno ricominciato a funzionare normalmente”.
Il reattore era spento dal 2007: in cambio, l’allora presidente Kim Jong-Il – padre di Kim Jong-Un e figlio del “presidente eterno” Kim Il-Sung – aveva ottenuto incentivi economici e diplomatici da altri cinque Stati, fra cui USA e Cina.
Ora Pyongyang torna a fare la voce grossa. Il comunicato dell’Istituto per l’energia atomica riferisce che “Se gli Stati Uniti o altre forze ostili proseguiranno le loro politiche spregiudicate nei confronti della Repubblica democratica popolare di Corea e si comporteranno in malafede, la Repubblica democratica popolare di Corea sarà pronta ad affrontarli con armi nucleari in qualunque momento”.
Nel documento, inoltre, si specifica che le opere eseguite sulla centrale permetteranno allo Stato di migliorare i suoi armamenti nucleari “in qualità e in quantità, come richiesto dalla situazione attuale”. Situazione attuale che vede segnali di riarmo da altri Stati formalmente ostili alla Corea del nord, come il Giappone: a fine agosto i cantieri navali nipponici hanno varato il secondo “incrociatore portaelicotteri” di classe Izumo, di fatto una piccola portaerei sotto mentite spoglie.
Le ultime notizie da Pyongyang arrivano all’indomani dell’annuncio di completamento dei preparativi per il lancio di satelliti con razzi a lungo raggio. In Occidente si teme che sia una copertura per dotarsi di missili che all’occorrenza potranno montare testate nucleari.
C’è da aspettarsi che agli annunci di questi giorni ne seguano altri il prossimo 10 ottobre, quando ricorre la festa del Partito del Lavoro di Corea, il partito unico del regime dei Kim. Sull’effettiva capacità della Corea del nord di far seguire alle parole i fatti, però, il mistero resta impenetrabile: l’assenza pressoché totale di fonti indipendenti ne fa uno dei segreti meglio tenuti dei nostri tempi.
F.M.R.
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