Niente nozze gay, neanche se sono state celebrate oltre confine. Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha inviato una circolare ai prefetti perché rivolgano “un invito formale al ritiro ed alla cancellazione” delle trascrizioni di nozze gay contratte all’estero,“avvertendo che in caso di inerzia si procederà al successivo annullamento d’ufficio degli atti che sono stati illegittimamente adottati”.
“Il punto – ha premesso il ministro Alfano intervenendo a Rtl 105.5 – è uno: a ogni evidenza le direttive che sono state date con provvedimenti dei sindaci, che prescrivono agli ufficiali di stato civile di provvedere alla trascrizione dei matrimoni celebrati all’estero tra persone dello stesso sesso non sono conformi alle leggi italiane. In Italia non è possibile che ci si sposi tra persone dello stesso sesso, quindi se ci si sposa tra persone dello stesso sesso, quei matrimoni non possono essere trascritti nei registri dello stato civile italiano, per il semplice motivo che non è consentito dalla legge”. “Anzi – ha aggiunto – ne approfitto per annunciare che io proprio questa mattina firmerò una circolare che invierò ai prefetti della Repubblica italiana e con la quale dirò esattamente quello che ho detto a voi. Dove risultino adottate queste direttive sindacali in materia di trascrizione delle unioni tra persone dello stesso sesso contratte all’estero e che vogliono essere registrate in Italia, dirò ai Prefetti che si dovranno rivolgere ai sindaci rivolgendo loro un invito formale al ritiro di queste disposizioni ed alla cancellazione, ove effettuate, delle trascrizioni, avvertendo anche che in caso di inerzia si procederà al successivo annullamento d’ufficio degli atti che sono stati illegittimamente adottati”.
In aula nel corso della discussione sul registro delle unioni civili Sel porterà avanti la mozione per la trascrizione delle nozze tra omosessuali ed eterosessuali contratte all’estero”. Lo afferma il capogruppo Sel in Campidoglio Gianluca Peciola sulle dichiarazioni del ministro Angelino Alfano. “Quella di Alfano è un’ingerenza nelle politiche dei Comuni ed è allarmante che un ministro dell’Interno si dedichi ad iniziative di questo tipo quando le emergenze sono altre”.
“Caro Angelino Alfano, invece di annullare le trascrizioni dei matrimoni gay preoccupiamoci di renderli possibili anche in Italia”. Lo scrive su Twitter Matteo Orfini, presidente del Partito democratico.
Andrà avanti per la sua strada il sindaco di Bologna, Virginio Merola, che in merito alla decisoione di Alfano dice:“Se vogliono annullare gli atti delle trascrizioni dei matrimoni contratti all’estero lo facciano. Io non ritiro la mia firma. Lo facciano dunque ma non nel nome di Bologna, che come sindaco rappresento. Io non obbedisco”.
“Credo che sia un fatto negativo, in contrasto con la Costituzione repubblicana e le libertà civili in essa sancite”, ha commentato inveceo Luigi de Magistris, sindaco di Napoli da alcuni giorni sospeso dalle funzioni. “I cittadini devono essere uguali senza distinzioni di sesso – ha evidenziato -. Altri ordinamenti democratici del mondo prevedono sempre di più’ provvedimenti nazionali, noi abbiamo colmato un vuoto legislativo nazionale. L’amministrazione de Magistris – ha concluso – in tema di diritti civili e’ stata sempre in prima linea”. Solo alcuni mesi fa Napoli, prima città in Italia, ha adottato una delibera con cui rendeva possibili queste trascrizioni.
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