Giorgio Barberio Corsetti è il nuovo direttore del Teatro di Roma – Teatro Nazionale: lo ha nominato all’unanimità il cda del teatro, d’intesa con i soci aderenti – Comune di Roma, Regione Lazio e ministero per i Beni e le attività culturali.
La notizia è passata sotto silenzio sui quotidiani nazionali e on-line, declassata al rango di notizia locale. Eppure il teatro di Roma si trovava da più di 3 mesi senza direttore, da quando cioè Antonio Calbi, fresco di rinomina alla guida del teatro stabile per il triennio 2018-2021, aveva dato dimissioni volontarie per divenire il Sovrintendente della Fondazione Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa. Dal primo di novembre 2018 il ruolo era stato così coperto, pro-tempore, dal Presidente Emanuele Bevilacqua.
Sono lontani i tempi in cui la nomina del Direttore Artistico di uno dei più importanti teatri d’Italia, e certamente il più importante della Capitale, scatenava accese discussioni nell’intellighenzia capitolina e fomentava le faide tra partiti per guadagnarsi una delle roccaforti della cultura nazionale. Lontani anche i tempi in cui Paolo Grassi – che del sistema dei Teatri stabili è stato il padre organizzativo – tuonava dalle pagine dell’Avanti! contro autorità e giunte comunali, partiti e artisti cui imponeva di prender coscienza del teatro “considerandolo come una necessità collettiva, come un bisogno dei cittadini, come un pubblico servizio alla stregua della metropolitana e dei vigili del fuoco”.
Oggi invece il teatro di Roma è posto sullo stesso piano di un vecchio diroccato residuo di una società che non c’è più. Eppure con i suoi 5 teatri – Argentina, India, Torlonia, Valle e Silvano Toti Globe Theatre – con i suoi circa 150.000 spettatori a stagione e i suoi 13.000 abbonati ha tutte le carte in regola per essere considerato un’ottima impresa culturale, con numeri in costante aumento. Ma sono probabilmente dati che non interessano l’opinione pubblica di un’Italia dove – ci informava qualche tempo fa il presidente Bevilacqua – l’80% della popolazione afferma di non aver mai messo piede in un teatro e dove è chiaro che la politica predilige sostenere la cultura rapida e superficiale che si muove sui social.
In questa assordante indifferenza generale, la scelta dello stabile capitolino è ricaduta sul nome di Giorgio Barberio Corsetti “per la grande creatività e professionalità artistica – spiega una nota – che si è distinta negli anni per originali riletture del repertorio classico e per l’attenzione alla drammaturgia e al contemporaneo”. A Barberio Corsetti sono affidate “le mansioni afferenti alla progettazione e programmazione artistica dei Teatri e le mansioni più prettamente organizzative che saranno coadiuvate dalle competenze delle professionalità interne al Teatro”.
Barberio Corsetti sarà affiancato da Francesca Corona in qualità di consulente artistica per la programmazione del Teatro India. La Corona curatrice e direttrice generale del festival Short Theatre di Roma, è stata consulente alla programmazione per il festival Dansem di Marsiglia, di cui è direttrice dal 2018, e del Théâtre Garonne di Toulouse. Giovane operatrice dal respiro internazionale, Francesca Corona è da sempre impegnata nel monitoraggio e sviluppo del panorama artistico nazionale e nella sua connessione con la scena estera, attraverso la proposta di formati innovativi.
Elisa Rocca
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy