Diciottesima notte sulla nave Open Arms per i migranti (107) rimasti a bordo della imbarcazione della ong spagnola dalla quale nei giorni scorsi sono scesi 27 presunti minori (ben 8 sono maggiorenni) mentre 13 sono stati portati a terra in quanto bisognosi di assistenza sanitaria. Secondo quanto riferiscono a bordo c’è tensione, cosa facile da immaginare considerata la lunga permanenza in mare degli imbarcati.
Sono però molte le cose che non tornano per quanto riguarda la vicenda di questa nave soccorritrice sulla quale sventola la Rojigualda, a partire da quella “emergenza sanitaria” messa in discussione dall’ispezione eseguita sabato dal medico della Sanità marittima con gli uomini della Squadra mobile e della Guardia costiera, su input del procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella. Gli imbarcati risultano stanchi e provati dalla lunga permanenza sulla barca ma non sono state riscontrate particolari patologie dal punto di vista medico.
Ieri sera, dopo che quattro occupanti si sono gettati in mare per raggiungere la terraferma -ma sono stati raggiunti dai volontari che li hanno soccorsi e riportati a bordo – dalla Spagna, è arrivata la proposta di fare attraccare la nave in un porto delle Baleari, Maiorca. Anche su questa seconda offerta, più vicina della prima (Algeciras) – sembra non esserci una convergenza. Quel che è certo è che il caso Open Arms sta creando problemi anche al premier spagnolo Sanchez .
A questo punto la domanda più che legittima è la seguente: perché la Open Arms, se aveva tanto a cuore la condizione degli individui a bordo, ha optato per un braccio di ferro con l’Italia quando avrebbe potuto raggiungere subito la Spagna? Scelta tra l’altro più logica visto che la stessa ong è spagnola. Inoltre il blocco dei porti italiani è cosa nota e non era certo difficile immaginare che innescare un braccio di ferro con Roma avrebbe portato a uno stallo. Per quale motivo la Ong ha dunque deciso di agire in questo modo?
A tutto ciò si aggiunga pure che delle 13 persone sbarcate per motivi sanitari, solo una presentava una patologia da curare. “C’è qualcosa che non funziona”, ha dichiarato il responsabile del Poliambulatorio di Lampedusa, dott. Francesco Cascio perché “uno aveva una otite, mentre gli altri stavano bene: eppure dalla relazione dello staff Cisom (il Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta – ndr) risulta che a bordo ci sarebbero persone con diverse patologie, tra cui 20 casi di scabbia”.
È possibile che alla Open Arms interessi creare un caso politico e far pressione sull’Italia per “rompere” il blocco, come già tentato, a fine giugno, dalla Sea Watch3 condotta da Carola Rakete ? Magari per creare un precedente, affinché altre navi di altre Ong possano utilizzare la stessa tattica?
Se il governo spagnolo, attraverso la voce della vice premier Carmen Calvo in un’intervista alla radio Cadena Ser accusa: “Gli abbiamo offerto ogni tipo di aiuto, cure mediche, cibo..Non capiamo la posizione di Open Arms. Capiamo che la situazione è critica per l’incertezza e la disperazione, però una volta che hanno un porto sicuro ed i migranti sanno dove andare, chiunque capisce che non c’è alcun problema”, il nostro ministro dell’Interno, Matteo Salvini, rimane fermo nella sua determinazione sullo sbarco dei naufraghi della Open Arms:
“Non cambio idea, resto assolutamente contrario. Perché navi spagnole, francesi, tedesche, norvegesi o inglesi vengono tutte in Italia? Perché non vanno in Spagna, dove sono buoni e generosi e hanno aperto i porti? No, le navi continuano ad arrivare da noi”, ha detto ospite di “Radio Anch’io” su Radio Raiuno. “A terra – ha aggiunto riferendosi ai migranti che sono stati fatti scendere a Lampedusa – sono scesi minorenni che non sono minorenni, malati che non sono malati. Siamo caritatevoli, siamo buoni cristiani ma non siamo fessi”.
Interessante anche il coinvolgimento dell’attore Richard Gere, che ha dato un tocco “cinematografico” alla vicenda Open Arms. Anche a lui che ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera, il leader della lega non risparmia risposte salaci. Su Facebook, postando una foto dell’ ‘ufficiale gentiluomo’ che è salito in segno di solidarietà e per portare visibilità al caso, tra i migranti della nave spagnola, Salvini scrive: “Fra malati e minorenni immaginari e buonisti milionari, io non mollo!. #portichiusi e Mai con Renzi e col Pd!”.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy