Non sono neanche trascorsi sei mesi dallo scandalo Platini – Blatter, condannati entrambi ad otto anni di squalifica da tutte le attività legate al calcio per corruzione, che la polizia svizzera ha fatto nuovamente visita agli uffici della Uefa. Dalla sede di Nyon, sarebbero stati prelevati documenti e materiali connessi alla vicenda “Panama Papers”.
La visita della polizia elvetica, arrivata dopo la pubblicazione sul “Guardian” del dossier in cui figura il nome del numero uno del calcio mondiale, era diretta a prendere visione del contratto tra la Uefa e Cross Trading/Teleamazonas. Con questo contratto furono ceduti per 111.000 dollari, i diritti tv in Ecuador alla Cross Trading, società di proprietà di due manager argentini, Hugo e Mariano Jinkis, registrata nel paradiso fiscale di Niue, una piccola isola del Pacifico.
Gianni Infantino, attuale presidente della Uefa, che si è già dichiarato estraneo alla vicenda, si dice costernato e respinge le accuse. Ma il quotidiano tedesco “Suddeutsche Zeitung”, entrato in possesso dei documenti trovati nello studio legale Mossack Fonseca con sede a Panama, conferma l’esistenza di questo contratto.
Il contenuto del materiale è venuta alla luce solo con l’inchiesta sullo studio legale panamense, e stando a quanto appreso dai giornali che hanno dato per primi la notizia, il documento era stato firmato nel 2006 dall’attuale presidente della Fifa Gianni Infantino, all’epoca dei fatti direttore legale della Uefa. Co-firmato per conto della Uefa, il contratto aveva ad oggetto la vendita dei diritti televisivi della Champions League e di altre competizioni per club. L’accordo, stretto con i due Jinkis, attualmente ai domiciliari in Argentina e già accusati di corruzione nell’ambito dell’inchiesta condotta dalle autorità Usa sullo scandalo Fifa, riaccende inevitabilmente i riflettori sulle pratiche non del tutto cristalline dell’attribuzione dei diritti tv in materia di calcio internazionale.
Intanto la prima testa a saltare è quella di Juan Pedro Damiani, che dimessosi come membro del comitato etico Fifa, sempre stando a quanto trapelato dallo studio Mossack Fonseca avrebbe fatto da intermediario nell’affare con il suo studio legale, ed ha lavorato per oltre 400 società offshore.
M.M.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy