Questa app può dare un contributo in modo semplice e lineare e il Breading un bel modo per realizzare economia civile”.
Una volta conclusa la sperimentazione che i giovani di Breading hanno strutturato a Milano e Bergamo, ha aggiunto:
credo sia possibile condividere i risultati anche con il tavolo delle associazioni di Terzo Settore impegnate contro la lotta alla povertà e che assicurano pasti quotidiani, come il Banco Alimentare, Sant’Egidio e la Caritas. Sarebbe bello che proprio a Milano, in occasione di Expo 2015, si iniziasse a utilizzare questa app. Un modo per dare concretezza all’aspirazione di Expo 2015: nutrire il pianeta”.
Breading, hanno spiegato i promotori, permetterà l’incontro tra tutte quelle strutture (panifici, bar, gdo) che a fine giornata si trovano con grossi avanzi di pane e affini, che altrimenti andrebbero buttati, e le associazioni del terzo settore impegnate a sfamare i poveri: funziona attraverso un sistema di geolocalizzazione che permette alle associazioni di essere aggiornate sulle giacenze di fine giornata e sulla localizzazione del punto di ritiro più vicino.
I giovani imprenditori hanno tratto l’idea da esperienze nel terzo settore, cogliendo la necessità di una soluzione tecnologica al problema logistico.
Il sistema individua gli attori della filiera distributiva e le quantità quotidiane di pane in eccedenza disponibili – spiegano i fondatori di Breading –; le associazioni ricevono un alert che contiene la quantità messa a disposizione e la localizzazione geografica. Attraverso un meccanismo di proximity le ong possono prenotare il pane e prodotti analoghi, in relazione a un quantitativo medio dichiarato dal produttore in sede di registrazione”.
In questa fase iniziale il progetto – che ne affianca altri come Last Minute Market, la società bolognese che si occupa proprio di mettere in comunicazione le attività di beneficenza con gli esercizi commerciali che hanno eccedenze di ogni tipo, pane compreso, oppure iniziative di alcuni singoli comuni (nel 2012, durante l’amministrazione Alemanno, il comune di Roma mise in piedi un servizio simile stanziando 150 mila euro per aiutare le associazioni benefiche a raccogliere il pane invenduto) – è riuscito a coinvolgere 15 associazioni del terzo settore.
Anche se i 13 mila quintali al giorno di invenduto sembrano una cifra poco affidabile, dal momento che secondo Assipan (associazione panificatori) a Milano e Roma quotidianamente le giacenze sono tra 150 e 200 quintali di pane, ci auguriamo che la generosità di chi vende uno dei componenti primari dell’alimentazione (nella cucina pià antica si usata il termine cumpanaticum per indicare i piatti che potevano accompagnarsi al pane) nonché della dieta mediterranea, aumenti rapidamente con il sistema dell’app dedicata, e le donazioni possano servire a coprire almeno in parte le necessità alimentari delle tante persone bisognose.
Giornalista per caso. Anni di ufficio stampa in pubbliche istituzioni, dove si legge e si scrive solo su precisi argomenti e seguendo ferree indicazioni. Poi, l'opportunità di iniziare veramente a scrivere. Di cosa? di tutto un po', convinta, e sempre di più, che informare correttamente è un servizio utile, in certi casi indispensabile.
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