Un’ora e mezza di Consiglio dei Ministri sulle misure anti-crisi che l’ Italia dovrà assumere per rassicurare l’ Europa, come richiesto da Consiglio europeo che tornerà a riunirsi a Bruxelles mercoledì prossimo.
Nessuna decisione in merito al nodo delle pensioni è scaturita però dalla riunione di tutti i ministri a Palazzo Chigi. Neanche altre due ore di trattative successive al Cdm sono bastate per raggiungere un accordo: la cena tra Berlusconi, Maroni, Calderoli, Tremonti e Letta non ha prodotto novità sostanziali, spiegano fonti ministeriali. Il premier e i ministri della Lega si sono aggiornati a martedì 25, con il presidente del Consiglio ancora convinto di poter trovare l’intesa. Del resto, anche durante il Cdm il Cavaliere aveva mostrato ottimismo: da un male – aveva spiegato agli esponenti dell’esecutivo – può nascere un bene, da qui al 2013 abbiamo tante riforme da portare avanti. Ma anche nel governo più di qualche ministro è pessimista sulla risoluzione della querelle con il Carroccio. La Lega non cede e nel Pdl è tornato a materializzarsi il fantasma di un governo tecnico. Il timore è che anche il Capo dello Stato possa appoggiare questo tipo di soluzione. Entro martedì Berlusconi dovrebbe inviare una lettera alla Commissione europea per spiegare, con punti e scadenze, il piano italiano. Resta comunque aperto il ‘nodo’ pensioni sul quale la trattativa prosegue a oltranza.
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