Una lunga nota dell’agenzia di stampa ungherese MTI ha annunciato l’approvazione della nuova Carta costituzionale da parte del Parlamento. L’organo di stampa rende noto che i voti a favore sono stati 262, 44 quelli contrari. Compatti nel voto favorevole i deputati del Fidesz-KDNP, soggetto politico guida del governo conservatore attualmente al potere. Tra i voti negativi, quello di Jobbik, partito della destra radicale. Socialisti e LMP non hanno partecipato al voto.
L’approvazione della nuova Carta costituzionale avviene dopo undici mesi di lavoro e preparazione da parte dei suoi ideatori e sostenitori e rappresenta, secondo László Kövér, presidente dell’Assemblea nazionale, un passo storico. Kövér ha sottolineato il fatto che il nuovo testo parte dalla tutela degli interessi nazionali che a suo modo di vedere non è in contrasto con la pratica dell’Unione ma che anzi è prevista e riconosciuta dall’Europa del XXI secolo. Diversi esperti e ambienti critici nei confronti del governo fanno però notare che la nazione politica viene identificata con quella etnica e questo corrisponderebbe a una discriminazione nei confronti delle minoranze presenti sul territorio magiaro. Tutto questo viene sottolineato anche se gli ideatori della nuova Costituzione sostengono che essa non si basa su meccanismi votati all’esclusione.La nuova Carta costituzionale ungherese – suggerisce il sito www.rassegna.it – afferma le radici cristiane del paese, infatti nel preambolo compare il riferimento a Dio e alla Cristianità visti come elementi fondanti della nazione. Essa compie inoltre un passo avanti nella proibizione dell’aborto, riduce le competenze della Corte costituzionale, aumenta l’influenza del governo sulla magistratura e prevede il diritto di voto dei membri delle minoranze magiare presenti nei paesi vicini, cosa che rende sempre più concreta la possibilità di nuove tensioni, soprattutto con Bucarest e Bratislava.Le manifestazioni contro la legge sulla stampa cui abbiamo assistito contenevano anche delle proteste contro le modifiche alla Costituzione e la denuncia dell’operato della maggioranza intenta a elaborare un testo conservatore, autoritario e nazionalistico. I dimostranti che continuano a portare avanti le loro iniziative denunciano una situazione di deficit democratico interno con il governo Orbán.
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