Stare in piedi può aiutare a perdere peso. In piedi si bruciano 0,15 kcal al minuto in più rispetto alla posizione seduta e sostituendo lo stare seduta per sei ore al giorno con lo stare alzata una persona di 65 chili di peso consumerebbe 54 kcal in più al giorno. Considerando un non aumento dell’assunzione di cibo, ciò equivale a 2,5 kg in persi in un anno e 10 kg in quattro anni.
È quanto emerge da uno studio della Mayo Clinic di Rochester, negli Usa, pubblicato sulla rivista European Journal of Preventive Cardiology, che revisiona 46 ricerche precedenti che hanno coinvolto nel complesso 1184 persone.
“Stare in piedi non solo fa bruciare più calorie, l’attività muscolare aggiuntiva è legata a tassi più bassi di infarti, ictus e diabete – sottolinea il professor Francisco Lopez-Jimenez, uno degli autori dello studio- quindi i vantaggi di stare in piedi potrebbero andare oltre il controllo del peso”.
Non solo: lo studioso evidenzia che i risultati della ricerca potrebbero essere sottostimati, in quanto in realtà le persone stando in piedi non sono ferme, come i partecipanti agli studi presi in esame, ma compiono piccoli movimenti, come spostare il peso da una gamba all’altra o oscillare con i piedi.
E, allora, si alzi chi può! Pochi e semplici accorgimenti,da mettere in pratica nel corso della giornata, possono servire a contrastare 8 ore passate alla scrivania. Oltre all’ovvio «camminare di più lasciando la macchina a casa», uno studio sul Diabetes Care Journal ha rilevato che una passeggiata di 2 minuti ogni 20 apporta benefici considerevoli sul metabolismo del glucosio. Alzarsi dalla scrivania ogni tanto, o approfittare della telefonata di lavoro al cellulare per sgranchirsi le gambe, sono piccoli gesti quotidiani più efficaci di una saltuaria sessione di due ore in palestra. Pensando anche che tra le bizzarrie di grossi personaggi storici come Churchill, Dickens, Hemingway, Einstein e Mark Twain vi era quella di lavorare in piedi. Mentre il filosofo dell’eterno ritorno e dell’oltreuomo, Friedrich Nietzsche adorava leggere e scrivere in piedi; per lui il fatto di sedersi era sintomo di debolezza e di stanchezza, motivo per cui si sedeva soltanto per riposarsi e rimproverava chiunque stesse seduto per motivi differenti.
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