Alla vigilia del ballottaggio, sconosciuti hanno dato fuoco la notte scorsa al portone del circolo Pd di Ostia. Sull’episodio la Procura di Roma ha aperto un fascicolo d’indagine contro ignoti perché si ipotizza la natura dolosa dell’incendio.
Un nuovo atto intimidatorio, dunque, che segue la minaccia con squarcio delle quattro gomme al veicolo della troupe de La7 che stava girando nel quartiere di Roberto Spada un servizio per “L’aria che tira” (di Myrta Merlino). Ma, soprattutto, dopo il gravissimo episodio che ha portato in carcere Roberto Spada, fratello del boss di Ostia, per lesioni nei confronti del giornalista Daniele Piervincenzi (Nemo, Rai2) con l’aggravante mafiosa.
Cresce la tensione nella città sul litorale romano dove domenica 19 novembre si confronteranno Giuliana Di Pillo, candidata per i Cinque Stelle, e Monica Picca di Fratelli d’Italia, entrambe il lizza per il posto di del presidente del X Municipio commissariato nel 2015 per mafia, su decisione del Consiglio dei Ministri, per via dell’infiltrazione di alcune famiglie criminali con la politica locale.
Ostia è conosciuta “bene” anche Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice e candidato alla presidenza della regione Lazio con una lista civica fatta di sindaci e imprenditori: “Ho fatto l’allenatore di una squadra qualche anno fa, la conosco bene”. Ed è d’accordo con chi sostiene che quel territorio sia stato dimenticato: “Quando c’è l’abbandono da parte dello Stato, quando non c’è più la presenza dello Stato e delle Istituzioni si creano infiltrazioni della malavita. Ostia è l’emblema delle tante zone abbandonate dallo Stato”. Così Pirozzi intervenendo a Omnibus su La7.
Sulla candidata FdI, alla conduttrice Alessandra Sardoni che gli chiedeva se, avendone la possibilità, ad Ostia avrebbe dato il suo voto a Monica Picca, la candidata FdI, dichiara : “Monica Picca la conosco, è una bravissima donna, bisogna capire se la sua proposta sarà considerata credibile”. E, aggiunge: “Bisognerà vedere se le due donne che si sono candidate sono ritenute credibili da chi abita il territorio, capire se hanno una proposta seria”.
Questa sera calerà il silenzio che precede di norma il giorno prima e lo stesso giorno delle votazioni. Ma quello che è successo la notte scorsa brucia, esattamente come il fuoco che ha devastato quel portone di via Gesualdo, ad Ostia Antica. Sull’episodio tutti i rappresentanti politici hanno manifestato disappunto ed espresso solidarietà al Pd. Luca Marsella, il candidato presidente di Casapound, ha chiesto che “si faccia immediata chiarezza sull’atto incendiario alla sede del Pd, ma non si getti altro fango su Ostia”, augurandosi “che si vada fino in fondo a questa ed alle altre vicende che stanno accadendo” e ” che presto si possa tornare a parlare dei problemi dei residenti di un territorio che giorno dopo giorno viene associato sempre di più a mafia e malaffare. Finite le inchieste giornalistiche e le manifestazioni resterà qui chi ci vive, ci lavora o ha un’attività: saranno loro – ha concluso Marsella – a pagare le maggiori conseguenze”.
A.B.
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