Dopo l’ultimo allenamento degli azzurri, Cesare Prandelli ha, di fatto, sciolto le ultime riserve circa modulo e formazione con cui contenderemo all’Uruguay il passaggio agli ottavi di finale del Mondiale domani, alle 18 ora italiana, a Natal.
Cesare Prandelli
3-5-2. Questa la rappresentazione grafica del nostro schieramento. Tradotto: un’Italia disposta in campo per aggredire più che per proteggere lo 0-0 di partenza che, non dimentichiamolo, ci sarebbe sufficiente per superare questa prima, complessa fase. L’attacco come miglior difesa, insomma.
A livello di scelte individuali, molte le novità: ferma restando la preferenza accordata a Buffon tra i pali, l’inedita difesa a 3 sarà la riproposizione del pacchetto arretrato utilizzato da Conte con ottimi risultati in campionato: Barzagli-Bonucci-Chiellini. Niente più 4 dietro e, quindi, niente più Abate.
A centrocampo, esterni molto larghi con duplice licenza, di offendere e difendere, Darmian che tornerà a destra, come nell’esordio di Manaus, e il recuperato De Sciglio che riprenderà il suo posto di titolare a sinistra, come da indicazioni pre-Mondiale. In mezzo, un terzetto, con Pirlo, più arretrato, a svolgere il doppio ruolo di regista e di ultimo baluardo prima della difesa. Sarà lui, sia pure con caratteristiche differenti, ad occupare la posizione dell’infortunato De Rossi (si spera di recuperarlo per l’eventuale ottavo di finale, ma non è detto). Da intermedi agiranno Verratti che ha pienamente smaltito la fatica accusata dopo la gara con l’Inghilterra, e Marchisio, l’unico vero dubbio residuo del Ct. Prandelli, infatti, attende di conoscere l’esito degli ultimi test atletici per capire se l’affaticamento che aveva spinto il centrocampista juventino a chiedere il cambio durante la partita con la Costa Rica sia stato definitivamente superato. Qualora il responso non dovesse essere quello atteso, la maglia del “piccolo principe” passerebbe sulle spalle di Candreva (difficile però, vista la gastralgia che ha ulteriormente debilitato il laziale) o, più probabilmente, di Parolo.
Mario Balotelli e Ciro Immobile
In attacco, Prandelli sembra ormai disposto a rompere il tabù che vorrebbe Balotelli e Immobile incompatibili tatticamente. E quindi, alternativi. Stavolta, saranno compresenti a controbilanciare il duo delle meraviglie uruguaiano, Cavani-Suarez. per poter coesistere senza pestarsi i piedi, Balo giocherà leggermente più dietro rispetto al neoacquisto del Borussia Dortmund. L’intenzione di Prandelli è di chiedere al milanista lo sforzo di accorciare sul portatore di palla a centrocampo per proporsi come sponda, mentre Immobile dovrebbe correre verso la porta di Muslera, garantendo profondità.
Sull’ipotesi di coabitazione tra le due punte, si è espresso anche Buffon per cui: “Balotelli e Immobile? Decide il ct. Non hanno mai giocato insieme: potrebbe avere i suoi vantaggi, ma anche i suoi rischi”. Parole che lasciano trasparire più di qualche perplessità da parte del decano del gruppo azzurro. Ma mitigate, poi, da un rassicurante: “Prandelli e’ un maestro nel trovare gli equilibri giusti”.
Lo speriamo tutti.
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