Negli USA tornano a tenere banco le voci sullo stato di salute di Hillary Clinton. Ieri l’ex Segretario di Stato, candidata alle presidenziali di novembre, ha avuto un malore a Ground Zero. In serata il suo medico ha rivelato che sarebbe in cura con antibiotici per una polmonite.
La Clinton ha avuto un mancamento mentre assisteva a una cerimonia di commemorazione delle vittime degli attentati dell’11 settembre. Poco dopo è stata ripresa dalle telecamere mentre saliva a fatica, sorretta da due uomini dei servizi di sicurezza, su un van nero. Come ha poi spiegato il suo staff, la candidata democratica si è rifugiata dagli occhi indiscreti a casa della figlia Chelsea, che ha un appartamento a Manhattan. Poi, prima di rimettersi in viaggio verso casa, ha scambiato qualche battuta con i giornalisti che la aspettavano: “Sto alla grande”, ha detto, “oggi a New York è una bellissima giornata”. Fin troppo bella, a quanto pare: almeno in parte, il mancamento dovrebbe essere dovuto al caldo afoso. Ieri a New York i termometri segnavano più di trenta gradi, per non parlare dell’umidità.
Intanto Lisa Bardack, il medico che segue la Clinton, ha rivelato che la sua paziente soffre di polmonite. L’infezione le è stata diagnosticata venerdì scorso: a insospettire i medici è stata la tosse persistente, troppo per essere solo una conseguenza delle allergie di cui soffre l’ex Segretario di Stato.
La Clinton ha annullato la visita in California che aveva in programma per oggi: avrebbe dovuto partecipare a due serate di raccolta fondi per la campagna elettorale e apparire in una puntata del talk show di Ellen DeGeneres. Ma questa non sarà l’unica conseguenza politica del suo malore. La campagna elettorale sta entrando nel vivo: tra due settimane è in programma il primo dei tre confronti tv tra i due candidati, impegnati a convincere gli swing state, gli Stati “indecisi” che sposteranno l’ago della bilancia. Ci si può aspettare che il suo stato di salute torni di prepotenza al centro del dibattito.
Il suo rivale, Donald Trump – che era presente a Ground Zero, ma non ha mostrato di accorgersi di niente –, non ha voluto commentare l’accaduto. Si è limitato a fare gli auguri di pronta guarigione alla Clinton: “Spero che si riprenda”, ha detto, “che ritorni in pista e che la vediamo al prossimo dibattito”. Ma i suoi sostenitori, specie quelli che avevano notato la tosse (non pochi), si sono scatenati. Qualcuno ha insinuato che la dottoressa Bardack possa non aver detto tutta la verità, e che l’episodio di ieri sia in qualche modo legato all’incidente del 2012, quando la Clinton dovette essere operata per un ematoma cerebrale provocato da una caduta.
Affermazioni tutte da provare, ma che la macchina elettorale di Trump ha già cavalcato in altre occasioni, anche se stavolta il miliardario non ha voluto infierire. Ma sicuramente finiranno sul tavolo della candidata democratica, anche non volendole accettare nel merito. E intanto la Clinton è stata criticata anche per non aver reso pubblica la diagnosi prima che fosse inevitabile.
Le elezioni presidenziali si svolgeranno il prossimo 8 novembre: la tradizione USA vuole che l’Election Day sia sempre un martedì. Il primo faccia a faccia fra Trump e Clinton – moderato da Lester Holt, di NBC Nightly News – è in programma lunedì 26 settembre a Hempstead, alle porte di New York.
F.M.R.
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