L’attacco militare degli Usa alle postazioni dell’Isis in terra siriana ha avuto inizio stanotte. “Le forze militari Usa e delle Nazioni partner stanno conducendo azioni militari contro terroristi dell’Isis in Siria“, ha, infatti, reso noto il portavoce del Pentagono, ammiraglio John Kirby, aggiungendo che “poiché le operazioni sono in corso non siamo al momento in posizione di fornire altri dettagli“. Tuttavia, altre fonti della difesa Usa hanno affermato che le “nazioni partner” che partecipano “in pieno” sono l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti, la Giordania e il Bahrein.
Alla coalizione si aggiungerà presto la Gran Bretagna. Il governo britannico è infatti pronto a compiere raid aerei in Iraq contro i jihadisti dell’Isis. E’ quanto rivela il Daily Telegraph, che cita fonti all’interno del ministero della Difesa. Secondo il giornale, il premier David Cameron dovrebbe annunciare la partecipazione britannica nel corso dell’Assemblea generale dell’Onu a New York. Fonti del partito conservatore affermano inoltre che il premier convocherà il Parlamento questa settimana per approvare l’intervento militare.
I raid Usa contro le postazioni jihadiste sono stati avviati per prevenire “un imminente attacco contro gli Usa e gli interessi occidentali” pianificato da veterani di al Qaida, altresì conosciuti come il gruppo ‘Khorasan’. Lo riferisce il comando centrale americano (Centcom) citato dalla Bbc.
120 miliziani jihadisti e qaedisti sono morti negli attacchi aerei condotti, a partire dalla notte scorsa in Siria, dalla coalizione guidata dagli Stati Uniti: questo il bilancio della prima giornata di bombardamenti. Lo ha riferito l’Osservatorio siriano dei diritti umani. Gli Stati Uniti hanno messo in campo aerei da combattimento, bombardieri e missili Tomahawk lanciati dalle navi che incrociano nella regione siriana. In particolare, i bombardamenti hanno colpito basi di Khorasan a ovest di Aleppo. I raid aerei hanno poi centrato alcune postazioni dell’Isis nella provincia a maggioranza curda di Hasake, nel nord-est siriano.
Ma l’Isis non sembra affatto impressionata: “Attaccate i civili” e “uccidete i miscredenti in qualunque modo possibile e immaginabile“. E’ questa l’ultima, agghiacciante, minaccia che i terroristi islamici hanno voluto inviare all’Occidente. Un delirante messaggio audio di 42 minuti del portavoce dello stato islamico, Abu Mohammed al Adnani, che fa seguito ai video diffusi nei giorni scorsi dalla propaganda jihadista nel quale si indicano tutti gli obiettivi del Califfato. A cominciare da Roma, non come luogo fisico, ma ‘cuore’ del ‘nemico crociato’, capitale dell’Occidente cristiano: nel messaggio infatti non viene mai citata direttamente l’Italia.
“Conquisteremo la vostra Roma, spezzeremo le croci e faremo schiave le vostre donne, con il permesso di Allah”: minaccia al Adnani che pronuncia parole particolarmente violente anche contro il presidente Usa Barack Obama, definito “il ciuco degli ebrei“ e chiamato tre volte “vile“. L’incubo Isis ha già provocato l’esodo di almeno 130.000 curdi in fuga dalla Siria alla Turchia, per quella che si preannuncia come una nuova crisi umanitaria. Mentre alcuni deputati di Baghdad denunciano un attacco con armi chimiche a nord di Falluja, in cui sarebbero rimasti uccisi, asfissiati, almeno 300 soldati. Una notizia che, se confermata, rappresenterebbe un’inquietante escalation del conflitto.
E non mancano altri sequestri che potrebbero avere un finale tragico come già accaduto agli statunitensi Foley e Sotloff e al britannico Haines. Un gruppo legato all’Isis, infatti, ha rivendicato con un video il rapimento di un francese in Algeria e ha minacciato di ucciderlo entro 24 ore se la Francia non fermerà i raid contro i jihadisti in Iraq. Nel video si mostra l’ostaggio, Hervè Pierre Gourdel, che chiede al presidente Hollande di farlo uscire da questa situazione. Il gruppo jihadista algerino ‘Jund al-Khilafa’ (I soldati del Califfato) che ha rivendicato il rapimento del cittadino francese, ha fatto professione di fedeltà all’Isis.
L’ultimo ostaggio dell’Isis: il francese Gourdel
Nel video si vedono due uomini seduti armati di kalashnikov e mascherati con in mezzo l’ostaggio francese. L’uomo dice di essere originario di Nizza e di essere una guida di montagna. Precisa di essere arrivato in Algeria sabato e di essere stato rapito domenica sera. La rivendicazione del gruppo armato giunge a poche ore dall’ultimo messaggio dell’Isis in cui si chiede di uccidere “i miscredenti americani e europei – soprattutto uno sporco francese“. Il ministro degli esteri francese Laurent Fabius ha detto però che “è escluso che la Francia ceda alle minacce di un gruppo terroristico“.
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