Per la prima volta in Europa un paziente ha ricevuto il cuore da un donatore cadavere. Come riportano i principali quotidiani inglesi è successo nel Regno Unito al Papworth Hospital del Cambridgeshire, dove su un uomo di 60 anni è stato trapiantato con successo l’organo, fermo, prelevato da una persona clinicamente morta. L’organo non batteva più ed è stato riattivato dopo l’impianto, attraverso una pompa che ne ha permesso il monitoraggio per un’ora, così da verificarne l’efficienza.
Si tratta di una tecnica già utilizzata per la prima volta in Australia nel 2014, Ora anche per l’Europa si apre la prospettiva di aumentare almeno del 25% la disponibilità di cuori da trapiantare. Si può ipotizzare in questo modo di riuscire ad abbattere le liste d’attesa che sono determinate proprio dall’inadeguata offerta rispetto alla domanda. Perché, a differenza di altri settori della sanità, dove il potenziamento strutturale, organizzativo, tecnologico e professionale può incidere sui tempi di attesa, per chi aspetta un organo in sostituzione del suo malato, ciò potrebbe non essere sufficiente in quanto la possibilità del trapianto è legata soprattutto ad un gesto di altruismo e solidarietà di un’altra persona, il “donatore”.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy