La polizia federale brasiliana ha arrestato 12 persone accusate di preparare un attentato in occasione dei prossimi Giochi olimpici, in programma a Rio de Janeiro dal 5 al 21 agosto.
Lo ha rivelato una fonte del ministero della Giustizia al quotidiano O Globo. L’ABIN, l’agenzia di intelligence brasiliana, non ha voluto commentare la notizia.
Gli arresti, avvenuti negli stati federali di San Paolo e Paranà, sono i primi eseguiti in base alla legge antiterrorismo entrata in vigore lo scorso marzo.
Secondo il ministro della Giustizia brasiliano, Alexandre de Moraes, facevano parte di un gruppo reclutato su Internet dall’ISIS. Uno di loro sarebbe minorenne.
La prima denuncia è arrivata dalla pagina Twitter di SITE, il sito di intelligence fondato da Rita Katz: il nome del gruppo sarebbe Ansar al-Khilafa Brazil (“Ausiliari del Califfato”) e sarebbe la prima organizzazione fedele ad Abu Bakr al-Baghdadi in America latina.
Attraverso un canale riservato su Telegram, un diffuso servizio di messaggistica istantanea, il gruppo avrebbe pubblicato messaggi con riferimenti diretti ai prossimi Giochi olimpici. “Se la polizia francese non riesce a impedire attacchi sul proprio territorio”, si legge in uno dei proclami, “l’addestramento fornito alla polizia brasiliana non servirà a niente”. Elementi che danno sostanza alla denuncia del generale Christophe Gomart, capo dei servizi segreti militari francesi, che avrebbe avvertito il Parlamento di Parigi del rischio di un atto terroristico contro la delegazione francese a Rio.
In occasione dei Giochi, a Rio saranno impiegati 85 mila uomini: 47 mila agenti di polizia e 38 mila militari. All’indomani della strage di Nizza, i responsabili della sicurezza hanno annunciato nuove misure più stringenti per scongiurare il rischio di attentati.
Su Telegram, i miliziani dell’ISIS gestiscono già da maggio scorso un canale di propaganda in portoghese.
F.M.R.
Giornalista per caso. Anni di ufficio stampa in pubbliche istituzioni, dove si legge e si scrive solo su precisi argomenti e seguendo ferree indicazioni. Poi, l'opportunità di iniziare veramente a scrivere. Di cosa? di tutto un po', convinta, e sempre di più, che informare correttamente è un servizio utile, in certi casi indispensabile.
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