La notizia del pestaggio squadristico-terrorista di Palermo, ai danni di un dirigente di Forza Nuova e delle aggressioni ai danni di militanti di Casapound a Perugia, ha rimandato indietro la mia memoria di qualche anno. Anzi parecchi anni. Il pensiero è corso agli anni che precedettero la tragica stagione del terrorismo. Sì, il pensiero è andato agli anni di piombo, ai pestaggi sotto casa, alle aggressioni, alle intimidazioni, ai morti. In una parola al terrorismo che, a partire dalla metà degli anni settanta, avrebbe insanguinato le strade d’Italia nel corso di una guerra civile strisciante con i suoi strascichi di violenza e sangue con le sue inevitabili ferite nel tessuto della convivenza civile d’Italia, ferite, e qualcuno farebbe bene a ricordarlo, non ancora rimarginate del tutto.
La dinamica dei fatti non è del tutto chiara, almeno per Perugia, ma presto sapremo la verità sui due episodi. Quanto accaduto a Palermo denuncia però un chiaro salto di qualità nell’escalation della violenza. A sinistra, alla sinistra del Pd qualcuno ha scelto il tema dell’antifascismo e dell’antirazzismo come la priorità da tenere presente a tutti i costi, in questo ultimo scorcio di legislatura. Fino alle prossime elezioni. Gli appelli alla mobilitazione di piazza, fatti in prima persona dalla presidente della Camera (e purtroppo non si può non ricordare alla signora Boldrini che è ancora la terza carica dello Stato) hanno offerto a scalmanati e violenti il destro per portare un primo e pericoloso affondo prelettorale contro la destra e i suoi alleati del centro, schieramento che con ogni probabilità potrebbe uscire vincitore dalla prossima consultazione popolare.
E forse la risposta a tanti interrogativi come alla incredibile quanto insensata chiamata alle armi della signora Boldrini, sta proprio nelle prospettive del voto. In chiaro affanno politico rispetto ad una situazione generale che non sta premiando Leu e la sinistra estrema di Potere al popolo, anzi per dirla tutta, visti vani i tentativi di sfondare a sinistra e giocare un ruolo strategico quando ad urne chiuse sapremo se e come potrà essere governata l’Italia, Boldrini, con a rimorchio un inadeguato e frastornato Pietro Grasso, ora prova a tirare il freno a mano.
Dopo la sparatoria di Macerata i toni dei vertici di Liberi e uguali sono andati via via crescendo. Di intensità e virulenza, verbale e fisica culminata, in una prima fase, con la complicità dei centri sociali ma anche con il coinvolgimento di militanti del Pd, nell’aggressione ai carabinieri di Piacenza e Torino per finire in queste ore con le aggressioni premedidate di Palermo e Perugia.
Detto questo veniamo al freno a mano tirato da chi ha offerto molti elementi di instabilità in un confronto elettorale che con la questione del dibattito antifascismo si, antifascismo no, ha tenuto la politica lontana dalle cose e dai problemi che gli italiani chiedono di risolvere, a cominciare da quello del lavoro, delle tasse, della sicurezza, dell’immigrazione fuori controllo.
“Palermo, Perugia, Roma: l’odio politico che sta divorando il Paese ribolle da troppo tempo. Non aspettiamo oltre, non aspettiamo il morto per fermare tutto questo”. Ad usare parole tanto pesanti quanto preoccupate è il Presidente del Senato Pietro Grasso chiaramente spaventato dalla deriva sempre più violenta che sta prendendo il confronto politico. E a fargli eco non poteva mancare la imbarazzante quanto ambigua risposta di Laura Boldrini: “Condanno fortemente l’episodio di Palermo ai danni di un esponente di Forza Nuova, mi auguro sia fatta chiarezza, ma aspettiamo i risultati dell’inchiesta.. I violenti non usino l’antifascismo per giustificare le loro azioni, l’antifascismo è una cultura di pace“. Ma purtroppo la violenza è li, in quello che è successo, sotto gli occhi di tutti. Adesso il problema è circoscriverla. E la Boldrini, farebbe bene a fare non uno, ma diversi passi indietro. Per lei in questa partita non c’è posto. Nell’interesse di tutti.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy