Nella classifica de Il Sole 24 Ore delle città con il benessere più elevato e i migliori servizi, in testa ancora la città di lingua ladina.Ha vinto tra 107 concorrenti il capoluogo montano dal cuore verde, che ha tenuto fede e rispettato i tempi anche in fatto di investimento in cultura e intrattenimento, inaugurando per esempio nel luglio scorso il museo della scienza progettato da Renzo Piano.
Alla Tridentum dei latini (I secolo a.C.) segue a ruota Bolzano che aveva conquistato il podio nel 2012. Ancora Trentino Alto Adige, quindi, per una supremazia che se la batte su 36 parametri, raggruppati in sei macro-aree: tenore di vita, affari e lavoro, servizi ambiente e salute, popolazione, ordine pubblico e tempo libero.
Si devono percorrere 288 chilometri in discesa, traversare tutto il Veneto per arrivare alla terza classificata, Bologna. Belluno è quarta e Siena quinta. Nella top ten seguono: Ravenna, Firenze, Macerata, Aosta, Milano.
Il primato in negativo spetta invece a Napoli, 107esima cioé ultima. Il capoluogo partenopeo e la sua provincia segnano un ulteriore peggioramento rispetto alla penultima piazza dell’ anno prima. Il suo territorio registra i suoi peggiori risultati – sempre oltre la centesima piazza – sotto gli aspetti del tenore di vita, della popolazione e degli affari. E’ tutto il Sud, comunque ad occupare la parte bassa della graduatoria.
Un’altra consuetudine purtroppo si ripete anche per la classifica più recente: gli ultimi 20 gradini sono occupati da province siciliane, pugliesi, calabresi e campane. Insomma, questo povero e travagliato Sud, considerato spesso e a torto la Cenerentola d’Italia, non ce la fa proprio a decollare.
Quanto alle maggiori aree metropolitane, registrano prestazioni in ascesa sia Milano che Roma (rispettivamente decima e ventesima), mentre Torino perde posizioni e scivola al 52.mo posto.
Tra le vittorie di tappa, relative alle singole 6 macroaree, diverse conferme e alcune sorprese:
Tenore di vita: Milano ancora prima nella tappa riferita al benessere, seguita come l’ anno scorso da Trieste. In fondo alla classifica Messina.
Affari e lavoro: Trento e Bolzano sono le province più avanti nella tappa del business grazie alla presenza di start up innovative e all’ elevata occupazione femminile. Ultima è Reggio Calabria.
Servizi ambiente salute: Trieste brilla nell’ area dei servizi grazie al più alto indice di dotazione infrastrutturale e ad una buona dotazione di asili nido e nella velocità della giustizia civile. All’ estremo opposto c’è Crotone.
Popolazione: Piacenza si aggiudica nuovamente la tappa degli indicatori demografici, nella top ten con le colleghe emiliane Parma e Bologna. Ultimo finisce il Medio Campidano.
Ordine pubblico: Anche quest’ anno il voto più alto nella graduatoria riferita alla sicurezza lo ottiene Oristano, grazie al minor tasso di microcriminalità in assoluto e ad una bassa incidenza di denunce di furti in casa, estorsioni e truffe. Pescara e Torino occupano le ultime 2 posizioni.
Tempo libero: Siena domina la graduatoria del tempo libero per la presenza di volontari, librerie e cinema. Diverse le realtà a vocazione turistica nella top ten, mentre la maglia nera va a Isernia.
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