Una tv egiziana ha pubblicato un video che mostra Giulio Regeni intento a parlare con Mohammed Abdallah, il capo del sindacato degli ambulanti egiziani. Secondo gli inquirenti sarebbe stato proprio Abdallah a denunciare il ricercatore friulano, che pochi giorni dopo è stato sequestrato, torturato e ucciso al Cairo.
I due parlano, in arabo, di un finanziamento di diecimila sterline messo a disposizione da Antipode, una fondazione inglese, per progetti di inclusione sociale in Egitto. Soldi di cui Abdallah sostiene di avere bisogno a titolo personale. “Mia moglie ha il cancro”, dice, “per me è importante qualsiasi somma di denaro”. Ma Regeni gli spiega, con un certo imbarazzo, che quei soldi non sono suoi e li può usare solo per fini istituzionali. Nel suo diario, acquisito dagli inquirenti italiani, il ricercatore di Fiumicello avrebbe poi commentato l’episodio come un “segno di miseria umana”.
È evidente che Regeni non sa di essere ripreso. Il filmato pubblicato in Italia dura circa quattro minuti, ma fa parte di una ripresa più lunga: quasi due ore, durante le quali Regeni e Abdallah parlano per 45 minuti. È stato pubblicato da Akhbar Masr, una tv egiziana. Procura di Roma, carabinieri e polizia, che hanno specificato di avere il video dallo scorso 7 dicembre, hanno acconsentito alla pubblicazione della versione tagliata.
I servizi egiziani hanno ammesso di aver ricevuto il filmato ma non di averlo richiesto espressamente: secondo loro Abdallah lo avrebbe girato di propria iniziativa. Ma le immagini sono riprese attraverso una telecamera nascosta, un dispositivo in dotazione alle forze di sicurezza egiziane, che si può camuffare nel bottone di una camicia.
Le immagini risalgono alla sera del 6 gennaio 2016. Secondo i magistrati del Cairo, Abdallah avrebbe denunciato Regeni alla polizia solo il giorno successivo. Ma i loro colleghi di Roma hanno accertato che la denuncia era stata già registrata prima di quella data.
La famiglia Regeni non ha voluto commentare l’accaduto. Nei prossimi giorni ricorre il primo anniversario della sparizione del giovane ricercatore: è scomparso nel nulla il 25 gennaio 2016. In tutta Italia sono in programma manifestazioni e fiaccolate per ricordarlo e chiedere di fare luce sul suo caso.
F.M.R.
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