Finito il restauro di palazzo Piacentini, il ministro Bray inaugura il nuovo Museo archeologico della Magna Graecia.
Lo aveva promesso, Massimo Bray, che presiede nell’attuale Governo il ministero per i Beni culturali e per il Turismo. I Bronzi di Riace sono a disposizione del pubblico, a pochi giorni da Natale, nella sede di Palazzo Piacentini, ora nuovo Museo archeologico di Reggio Calabria. Troneggiano sopra gli scatti fotografici, sopra il pubblico, anche sopra le polemiche dei mesi precedenti all’evento.
Sostenuti da basi antisismiche progettate dall’Enea in collaborazione con l’Iscr (Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro), i due eroi ellenici si mostrano, in tutta la loro verticale e vertiginosa bellezza, ai visitatori che già all’ingresso del museo, al primo colpo d’occhio, li scorgono attraverso una parete di vetro. Le migliori condizioni possibili di conservazione sono inoltre assicurate da un avanzato sistema di controllo e filtrazione dell’aria installato nelle sale del museo.
I guerrieri si levano sotto lo sguardo severo del Filosofo di cui, per ironia della sorte, rimane solo la testa, esposta accanto a un’altrettanto famosa Testa, detta di Basilea: i reperti sono anch’essi bronzei e datati al V secolo avanti Cristo. Nel percorso che conduce il pubblico ad ammirare i Bronzi di Riace a distanza ravvicinata, sono presenti alcuni dei pezzi più noti del patrimonio archeologico calabrese. Tra questi, i Dioscuri a cavallo sostenuti da Tritoni, gruppo marmoreo originariamente posto a decorazione del frontone occidentale del tempio ionico di Marasà, a Locri Epizefiri; inoltre, il Grande gruppo in terracotta con giovane cavaliere sostenuto da Sfinge, dal tempio dorico di Casa Marafioti, a Locri.
Prima del taglio del nastro, gli interventi di Giuseppe Scopelliti, presidente della Regione Calabria, e del ministro Bray che, con poche parole, riesce a strappare un applauso anche a quelli presenti in Piazza De Nava per un’azione, pur estranea all’evento, di protesta. Il governatore esprime grande soddisfazione per la restituzione al pubblico dei Bronzi di Riace nella loro sede originaria, anch’essa sottoposta ad una complessa operazione di restauro curata dall’architetto Paolo Desideri dello studio Abdr di Roma.
Informa che è già in atto un piano di comunicazione, presto operativo a livello nazionale ed europeo, finalizzato alla promozione dei Bronzi di Riace, del Museo e dell’intero patrimonio archeologico calabrese. L’allestimento del nuovo Museo archeologico, al completo della sua collezione, è previsto, come afferma lo stesso Bray, per il prossimo aprile. Intanto i Bronzi potranno essere ammirati secondo gli orari stabiliti dalla Sovrintendenza per i Beni archeologici della Calabria. Diverse le aperture straordinarie durante le festività natalizie come quella del 28 dicembre, in occasione della Notte dei Musei.
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