Renzi a Bruxelles: “La manovra non cambia”

Il premier Matteo Renzi non intende cambiare la legge di bilancio anche dopo aver sentito il parere della UE, che potrebbe arrivare già lunedì. È stato lui stesso a dirlo, in un’intervista alla radio RTL 102.5, da Bruxelles, dove si trova per il vertice dei capi di Stato e di governo dei 28.

“La sostanza della manovra non cambia”, ha detto Renzi, fermo restando che “se l’UE avrà osservazioni da fare, ascolteremo”: “Potranno scrivere, come si fa sempre, una lettera per chiedere maggiori spiegazioni”.

Secondo il presidente del Consiglio, la legge “dà due miliardi in più alla sanità”, che “non sono né di destra né di sinistra”, ed elimina “non solo Equitalia, ma la filosofia che c’era dietro”. Ma come rivendica Renzi, “questa manovra ha il deficit più basso degli ultimi dieci anni”:

Gli sforzi li stiamo facendo e vogliamo dare un segnale ai cittadini, non alle tecnocrazie di Bruxelles.

Il premier ha spiegato che anche abolendo Equitalia non ci sarà “nessun condono”: “Chi ha preso la multa la deve pagare”. E ha rivendicato risultati senza precedenti nella lotta all’evasione: oltre 14 miliardi solo nel 2015, “il miglior risultato negli ultimi sessant’anni”. “Dire che aiutiamo gli evasori – continua – è senza alcun riferimento alla realtà”: con Equitalia si vuole eliminare un meccanismo “punitivo per il cittadino”, mentre il suo ruolo ideale doveva essere quello di “un consulente”.

Nella notte, Renzi aveva fatto sapere di non avere in programma un incontro bilaterale con il presidente della Commissione UE, Jean-Claude Juncker. I capi dell’esecutivo italiano e di quello comunitario si erano incontrati durante la riunione di ieri, ma il faccia a faccia ipotizzato dalla stampa “non è previsto e non si farà”, ha detto Renzi alla fine dei lavori.

Il premier, però, ha parlato di “un bel passo in avanti” da parte dell’Unione: ha spiegato di trovare “molto importante” l’approvazione del documento, presentato dall’Italia, che esorta a “riconoscere lo sforzo di quei governi che stanno subendo di più l’immigrazione”.

F.M.R.