Renzi alla Casa Bianca porta il made in Italy

Matteo Renzi è arrivato alla Casa Bianca, portando in omaggio a Barack Obama e alla first lady, Michelle, alcuni dei  simboli in carne ed ossa del made in Italy. Il premier e la moglie Agnese Landini hanno condotto negli Stati Uniti ciò che di meglio l’Italia ha da offrire, anche in vista della prova del nove che aspetta il Governo, quella del referendum costituzionale del 4 dicembre.

Sul volo di Stato partito oggi da Pisa, vi erano personaggi della Cultura, (l’artista poliedrico e premio Oscar Roberto Benigni), della moda (lo stilista Giorgio Armani), simboli dell’impegno politico e sociale italiano (la sindaca di Lampedusa Giusi Nicolini) e dell’eccellenza sportiva ed umana, incarnata a pieno dalla campionessa paraolimpica medaglia d’oro di fioretto individuale, Bebe Vio.

In un’intervista a Repubblica, il presidente Usa ha espresso chiaramente il suo appoggio al presidente del Consiglio italiano, parlando dell’Italia come “alleato chiave” in Europa, nella lotta al terrorismo e nell’emergenza migranti. Tale fiducia sarà evidentemente suggellata dalla tradizionale cena di Stato (State dinner) preparata dallo chef Mario Batali dal menù tipicamente autunnale: agnolotti di patate dolci con burro e salvia, insalata di zucca, braciole di manzo con colatura di rafano e friarielli. La cena, successiva all’incontro tra il presidente Obama e il premier Renzi si svolgera’ sotto una tenda sul prato sud della Casa Bianca.

Nella stessa intervista Obama si è schierato apertamente con il premier italiano contro l’austerity europea, affermando che mentre in Usa “le imprese hanno creato oltre 15 milioni di nuovi posti di lavoro”, in Europa “le misure di austerità hanno contribuito al rallentamento della crescita”. Un appoggio politico di cui il Governo Renzi ha senz’altro bisogno, dal momento che l’Ue sta attualmente vagliando il documento programmatico di bilancio, cioè il testo riassuntivo della Legge di stabilità del 2017, in cui è incluso l’aumento del deficit italiano dal 2 al 2,3%, inviato oggi in Commissione.

“Good morning, buongiorno, e’ l’ultima visita e cena di Stato che faccio da presidente. Abbiamo tenuto il meglio per la fine”, ha esordito Obama accogliendo il premier.

P.M.