“A strani pasticci non ci sto”. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ribadisce a Rtl 102.5 che in caso di vittoria del No al referendum non sarà disponibile a governi di scopo o di tecnici.
“Ma se qualcuno vuole fare strani pasticci – ha detto Renzi ai microfoni della radio – il giorno dopo li fa senza di me”. Niente accordi dunque con gli altri partiti per fare un governo di scopo o “governicchio”, dice: “Il governo tecnico l’abbiamo avuto più volte e sono salite le tasse”. Il più recente fu quello guidato da Mario Monti, a cavallo tra la fine del 2011 e l’inizio del 2013, quando l’incarico fu affidato ad Enrico Letta per poi passare nel 2014 a Matteo Renzi, il cui governo compie oggi 1000 giorni.
Comunque, nessuna disponibilità da parte dell’attuale premier “a stare ai giochini della vecchia politica, non ce la faccio a restare abbarbicato a una poltrona con il gusto di mantenere la poltrona – dichiara ancora ai microfoni di Rtl 102.5 – Io sto qui se posso cambiare le cose”. Una cosa è certa: si farà la nuova legge elettorale, afferma e aggiunge: “Non ci vedo niente di male nell’Italicum perché il ballottaggio mi sembra la cosa più giusta. In Parlamento uno vuole una cosa, uno l’altra, uno le preferenze, uno i collegi che sono una cosa meravigliosa. Ma sia che vinca il Sì, sia che vinca il No la legge va cambiata. Ormai è chiaro. E questo elimina anche il problema del combinato disposto con il referendum”
Ricapitolando, anche se “gli italiani non si devono far fregare dai politici, che cercano un pretesto per conservare i privilegi che hanno sempre avuto”, non ci sarà “l’invasione delle cavallette o l’Armageddon. Ma se vince il No – dice ancora Renzi – rimane tutto come adesso, non cambia nulla”.
Il presidente del Consiglio, a quindici giorni dal voto, insiste nel chiedere un confronto con Berlusconi e Grillo: “Ribadisco che mi piacerebbe fare un confronto civile con Silvio Berlusconi e un confronto con Beppe Grillo, che sono i capi dei due partiti principali, insieme a quello che io rappresento. Possiamo farlo in radio, in tv: il problema non è dove farlo ma se accettano, ma mi piacerebbe un confronto civile, pacato”. Quanto all’ipotesi che i Cinque stelle candidino Grillo a premier: “Non tocca a me giudicare. Devono essere i M5s a scegliere il loro candidato. Certo se Trump vince, capisco che Grillo voglia mettersi in gioco. Forse pesa anche il fatto che gli altri si sono rivelati inadeguati. Di Maio ha inanellato una serie di gaffe… Non so, avendo provato Di Maio si ributteranno su Grillo, a naso…”, dichiara Renzi.
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