Roma, dalla metro C spunta una piccola Pompei

A Roma i cantieri della metropolitana continuano a sfornare tesori dell’archeologia. Oggi è stato presentato l’ultimo ritrovamento, avvenuto nello scavo di via dell’Amba Aradam, dove sorgerà una fermata della Metro C: un solaio di un’abitazione dell’età traianea, all’inizio del II secolo dC.

L’edificio fu distrutto nel III secolo da un incendio, che ha carbonizzato le travi di legno che ne sostenevano la struttura. Ma quelle travi, annerite com’erano, si sono conservate fino a oggi con il solaio che sorreggevano, crollato in un unico blocco, che comprende l’intonaco del soffitto del piano inferiore e il mosaico del pavimento del piano superiore.

È un ritrovamento eccezionale: solo a Ercolano, e in misura minore a Pompei, elementi strutturali in legno di costruzioni così antiche si sono conservati tanto bene fino ai giorni nostri.

“La scoperta del solaio ligneo carbonizzato rappresenta un unicum per la città”, spiega la soprintendenza speciale di Roma: materiale come quello ritrovato a via dell’Amba Aradam “si conserva solo in eccezionali condizioni ambientali e climatiche”. Oppure in casi eccezionali come quelli di Ercolano e Pompei, città distrutte dalle colate di cenere e fango del Vesuvio, che però ne hanno sigillato i resti sotto una coltre di pietra fino a pochi secoli fa, isolandoli dalle intemperie e permettendo loro di arrivare intatti fino a oggi.

Oltre al solaio sono stati rinvenuti anche frammenti del mobilio dell’abitazione, altrettanto ben conservati nonostante i danni provocati dal fuoco. C’è anche lo scheletro di un cane, probabilmente rimasto vittima dell’incendio.

“Quello che avvicina questo ritrovamento a quelli di Pompei – spiega il soprintendente Francesco Prosperetti – è che i reperti offrono la “testimonianza di un momento della storia”: “L’incendio che ha fermato la vita in questo ambiente ci permette di immaginare la vita in un momento preciso”.

F.M.R.