Dopo le battaglie tra vandali tifosi del Feyenoord e forze dell’ordine di mercoledì e giovedì, per Roma è il momento di riparare i danni e capire chi ha sbagliato, come è stato possibile che i teppisti tenessero per ore in ostaggio il centro della città.
L’unica buona notizia è che le violenze sono terminate. Dopo la partita, finita 1-1, i tifosi olandesi sono usciti dallo stadio senza problemi un’ora dopo i romanisti, e sono stati trasportati alla stazione Termini in autobus messi a disposizione dall’ATAC. L’imponente spiegamento di forze dell’ordine ha assicurato che non avvenissero incidenti né dentro lo stadio né fuori.
Peccato che nessuno spiegamento di forze abbia impedito ai vandali di agire indisturbati mercoledì notte a Campo de’Fiori e giovedì pomeriggio a Piazza di Spagna. La scalinata di Trinità dei Monti è il luogo ideale per le adunate di tifosi in trasferta, sia perché è un monumento noto in tutto il mondo, sia per la sua forma simile alla gradinata di uno stadio; ma non era mai successo prima che la piazza fosse teatro di violenze come quelle degli ultimi giorni.
Si è trattato di una mancanza organizzativa tanto più grave in quanto i tifosi del Feyenoord hanno fama di essere fra i più scalmanati del loro Paese. Quel che non hanno, secondo quanto sostiene un’analisi della Gazzetta dello Sport, è una connotazione politica: a muoverli sarebbe semplicemente la voglia di sfasciare tutto. Anche l’Ambasciatore olandese li ha definiti “il Black bloc del tifo”.
Comunque, il livello raggiunto dalle loro intemperanze romane ha stupito anche i loro connazionali: fra gli altri, il Primo Vicepresidente della Commissione UE, Frans Timmermans, di nazionalità olandese ma romano d’adozione e noto simpatizzante della Roma.
Intanto, la Questura ha fatto sapere di aver fermato un totale di ventotto olandesi per gli scontri di mercoledì e giovedì. Cinque vandali e tredici agenti sono rimasti feriti, nessuno dei quali in modo grave.
In una conferenza stampa indetta venerdì pomeriggio, il Questore Nicolò D’Angelo ha spiegato la sua scelta di non far intervenire prima le forze dell’ordine con l’esigenza di non provocare danni maggiori, coinvolgendo magari i passanti.
“In altre città i tifosi del Feyenoord hanno provocato danni ben più gravi”, ha affermato il Questore, “ma nessuno ha attaccato le forze dell’ordine e invece da noi si parte subito con lo scaricabarile”. Il riferimento è al sindaco Ignazio Marino, anche se D’Angelo ha fatto attenzione a non chiamarlo direttamente in causa.
Intanto Piazza di Spagna era stata ripulita dai rifiuti giovedì sera, mentre la Confcommercio ha stimato in tre milioni di euro i danni subiti dai negozianti a causa delle chiusure forzate.
Venerdì mattina un’équipe della Sovraintendenza per i Beni Culturali, presieduta da Claudio Parisi Presicce e accompagnata dal Sindaco e dall’Assessore alla Cultura Giovanna Marinelli, ha ispezionato la fontana della Barcaccia, danneggiata da lanci di bottiglie.
A dare conto dei danni è stato il Sovrintendente: “Questa mattina abbiamo fatto una perlustrazione con i tecnici della sovrintendenza ed abbiamo potuto constatare che in realtà gli urti di queste bottigliette hanno causato molti più danni di quanti fossero visibili ad occhio nudo ieri sera”. Se non altro, “Tanti frammenti” sono stati “fortunatamente ritrovati”, a quanto si legge in un tweet dell’Assessore alla Cultura.
Il Sindaco ha concluso la visita a Piazza di Spagna senza rilasciare dichiarazioni ufficiali. Duramente contestato dalle opposizioni, che gli hanno chiesto di dimettersi, e bersaglio di cori da parte dei cittadini presenti a Piazza di Spagna, il primo cittadino ha contrattaccato ribadendo le accuse già rivolte alla Questura e alla Prefettura: “Da quando sono sindaco, un anno e mezzo, Roma non ha mai avuto una sicurezza all’altezza di una capitale del G8”.
Venerdì pomeriggio, Marino potrà confrontare la sua versione con quella del Ministro dell’Interno Angelino Alfano. La questione della sicurezza degli eventi sportivi, fanno notare i critici, andrà risolta in modo efficace e convincente se Roma ambisce veramente ad ospitare le Olimpiadi del 2024.
A proposito dei danni, Marino ha chiesto “che qualcuno si assuma la responsabilità: la squadra di calcio, o l’Olanda”. L’ambasciata, se da una parte ha tentato di minimizzare i danni, dall’altra ha espresso la sua “vergogna”: “Le autorità italiane possono contare sulla completa collaborazione e l’impegno dell’Olanda per far sì che i colpevoli vengano puniti”, si legge in una nota concordata con il ministero degli Esteri di Amsterdam. Tuttavia, l’ambasciata ha risposto al Sindaco di non ritenere che debba essere il Governo olandese a pagare il restauro della fontana.
Resta invece in un colpevole silenzio il Feyenoord. Giovedì il profilo ufficiale del club olandese twittava un video dei suoi presunti tifosi intenti a cantare a Piazza di Spagna, proprio mentre le stesse persone, abbandonata ogni pretesa di civiltà, si erano messe a giocare al tiro al bersaglio contro i monumenti. È comprensibile che l’allenatore Fred Rutten, nella conferenza stampa dopo la partita, non abbia voluto parlare altro che di calcio; ma la società non ha ancora pronunciato una sola parola di condanna per le gesta dei vandali che hanno seguito la squadra in trasferta con la scusa del tifo.
Filippo M. Ragusa
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