Roma, in fiamme Auditorium di Pineta Sacchetti

Un’inaugurazione che forse non ci sarà mai quella dell’Auditorium Albergotti a Pineta Sacchetti, la cui cupola di legno è andata a fuoco questa mattina. Erano 13 anni che la città di Roma aspettava la conclusione dei lavori, che ora dovranno ricominciare da zero.

Intervenuti sul posto, in zona Boccea (XIII Municipio), tre squadre di Vigili del Fuoco e agenti di polizia. 

Non si sa ancora cosa ha provocato l’incendio nel cantiere ancora in costruzione, scoppiato alle 10:30 circa di questa mattina, forse un cortocircuito. A stabilirlo ci penserà la perizia tecnica. Quello che è certo è però  l’incuria che per anni ha caratterizzato la struttura. Quella in via Albergotti è un’opera costata più di un milione e 600mila euro ma era da anni un cantiere aperto, a protezione del quale è stata posta una cancellata solo nel 2011, in seguito ad un’aggressione di una 17enne da parte di 5 coetanei.

Il progetto, quando ultimato dovrebbe avere una capienza di 200 posti e un sistema di acustica di avanguardia, per ospitare spettacoli teatrali, musica, concerti e un giardino a disposizione di tutti i cittadini. Ad indire la gara di appalto ci erano voluti due anni: il municipio allora presieduto dal minisindaco Vincenzo Fratta (ex An), vinse un bando provinciale per la costruzione di opere pubbliche sul territorio nel 2003 ma l’appalto fu dato solo nel novembre del 2005.

“E’ il triste epilogo di una lunga storia di incuria. La storia comincia quando nel quartiere Boccea, – scrivono Giorgio Ciardi, portavoce Azione Nazionale Roma, e Marco Pelagatti, portavoce Azione Nazionale municipio XIII – all’alba del nuovo millennio, la giunta provinciale di Silvano Moffa di concerto con il presidente dell’allora circoscrizione Vincenzo Fratta, decise di dotare il territorio di un auditorium a servizio di quel quadrante di città“.

“Il cantiere durò più di un decennio – proseguono Ciardi e Pelagatti – per una spesa di quasi due milioni di euro. Ma una volta realizzato, le successive giunte municipali di sinistra hanno abbandonato la struttura anziché valorizzarla come meritava. Lo stesso farà poi la giunta pentastellata. Siamo di fronte all’ennesimo spreco di risorse pubbliche a danno dei cittadini, e i responsabili hanno nome e cognome“.

P.M.