Mezzo secolo di oblio può bastare a cancellare 500 posti auto sotterranei, dimenticati e inutilizzati nel cuore della città di Roma? Il parcheggio si trova a piazzale Porta Pia, esattamente sotto lo storico monumento al Bersagliere. In pieno centro storico. A poche decine di metri dalla Roma più attiva: il Ministero dei Trasporti, i grandi magazzini de La Rinascente a piazza Fiume, ristoranti, pizzerie, cinema, i negozi dello shopping.
In superficie si vive in stato d’assedio. Auto una a pochi centimetri dall’altra: sui marciapiedi, sui passi carrabili. Un mare di multe ogni giorno. Smog alle stelle.
Sotto l’asfalto, però, si estende un silenzioso, immenso parcheggio di 500 posti auto, con tanto di scale pedonali. Venne terminato di costruire nel 1968, insieme ai sottovia di Corso d’Italia e al mega parking gemello del Galoppatoio. Da allora non è mai stato aperto. Desaparecido.
L’area è demaniale, ma in gestione da mezzo secolo al Comune. Una piccola parte è in uso alla Polizia municipale come unità di controllo del sottovia di Corso d’Italia. Ma poca roba. “Sono appena 4 locali, di dimensioni esigue, la stragrande parte dello spazio sotterraneo resta inutilizzata” rimarca Alessandro Marchetti, Segretario regionale del sindacato dei vigili Sulpl.
Ma lì sotto è davvero così grande? Basta fare un sopralluogo. Ai quattro angoli di piazzale Porta Pia si aprono – ancora in buono stato – le scale pedonali. Tutte (almeno a prima vista) sbarrate da cancelli. Sopra una scala spicca un divieto d’accesso, risalente a una remota ordinanza del 1968. Sindaco di Roma era all’epoca un certo Santini, Dc; presidente del consiglio, Mariano Rumor. La preistoria. Un cancello è semi-aperto. E’ l’occasione per gettare un’occhiata. Altri gradini portano 5-6 metri sotto. Non c’è anima viva, solo pilastri di cemento armato. Dentro regna sovrano il buio. Ma per quello che si riesce a intravedere, lo spazio è enorme. Quante auto potrebbero entrarci?
“Almeno 500” calcola Pro Pup Roma, associazione per lo sviluppo dei parcheggi interrati. L’edicolante all’inizio della Nomentana dice invece:
Anche di più, forse 600. Ricordo quando l’hanno costruito, da ragazzini ci divertivamo a correre fra le colonne. Abbiamo chiesto più volte al Comune di aprirlo, ma invano. Qui la gente non sa dove posteggiare, tenere chiuso questo spazio è proprio uno scandalo!
Ma il Comune? Abbiamo rivolto, tramite l’ufficio stampa, come si fa per prassi, tre domande all’assessore comunale alla mobilità Guido Improta. Eccole:
– Assessore Improta, è al corrente di questa situazione?
– Che cosa intende fare in proposito: avviare un’indagine conoscitiva, avviare un progetto di recupero della struttura, lanciare un bando pubblico…?
– In alternativa che idea si è fatta della questione e come potrebbe restituirsi il parcheggio alla popolazione in una zona ad altissima densità di traffico?
Tre domande precise. Sono passati quasi due mesi. Finora nessuna risposta. Ma non finisce qui. La prossima volta vedremo cosa ne pensano il Sulpl, il comitato di quartiere…
E magari, finalmente, Improta ci risponderà.
Marcello Viaggio - Giornalista, ha esordito nel 1995 sulla rivista Italia Settimanale, con Marcello Veneziani. Dal 1998 al 2010 ha scritto sul quotidiano Il Giornale, con Andrea Pucci, oggi Vice-direttore del Tg5, e Claudio Pompei. Dal 2010 al 2011 ha scritto su Libero, in stretta collaborazione con il vicedirettore Franco Bechis. E’ stato opinionista fisso alla Tv della Libertà dell’on. Maria Vittoria Brambilla. Nell’agosto 2012 ha aperto sul web il portale NoiRoma2013.
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