Rose rosse, lacrime e sangue

Riparte Amore Criminale. Una nuova serie è in onda dal 20 aprile, in prima serata, su Rai Tre. Sette puntate in tutto, in ognuna delle quali si raccontano due storie di donne vittime della violenza.

Ieri sera è partita l’ottava edizione della trasmissione dedicata a un tema che sta diventando una vera emergenza sociale in Italia: i femminicidi, in questi ultimi anni sono aumentati vertiginosamente. Centinaia sono le donne uccise da chi diceva di amarle.

Sette le puntate previste, con una novità apprezzabile, quella di raccontare storie di donne che si sono salvate sottraendosi in tempo alle violenze. Novità apprezzabile, perché dietro una donna superstite c’è sempre la decisione di rompere in tempo ogni relazione con il partner prima che la violenza evolva in crimine.

Il programma condotto con bravura e garbo da Barbara de Rossi non può che ricevere apprezzamenti anche se la formula della docu-fiction prevede la drammatizzazione dei momenti di violenza efferata e degli omicidi, sempre compiuti con l’aggravante della crudeltà. La criminologa Anna Costanza Baldry approfondisce gli aspetti psicologici dei protagonisti di queste storie, l’avvocato Geraldine Pagano quelli legali. La trasmissione si avvale di interessanti interviste a parenti, amici della vittima, forze dell’ordine, legali, nonché di letture di atti giudiziari. Non c’è nulla di inventato, quello che si racconta e si ricostruisce è realmente accaduto.

Se, come abbiamo già messo in evidenza, il programma talvolta eccede nella spettacolarizzazione della violenza, ripetendo più volte scene veramente raccapriccianti, non si può non riconoscere il merito di una trasmissione che analizza a fondo non solo la personalità del carnefice, ma anche quella della vittima. Ci sono delle costanti nella personalità di entrambi: affetto morboso, possessività, maschilismo, indole malvagia, a volte patologie psichiatriche nell’uomo; debolezza, incapacità di reagire, paura, vergogna sociale, affettività immatura invece nella donna.

Ci si augura che dall’altra parte del video il pubblico di spettatori sia composto da adulti equilibrati, capace di trarre importanti insegnamenti da fatti vita reale.

La trasmissione offre anche un servizio di ascolto e di aiuto per donne vittime di violenza.

Alessandra Caneva