Riforme con particolare riferimento alla rimodulazione del carico fiscale per i contribuenti, democrazia e partiti, rilancio dell’economia, modifiche allo statuto dei lavoratori, maggiore concorrenza e meno vincoli sul mercato, conflitto d’interessi, nuove procedure e tempi certi per la giustizia, limiti all’uso delle intercettazioni telefoniche, coinvolgimento dei privati nella gestione del patrimonio artistico culturale.
In meno di due settimane i saggi nominati dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano hanno fatto conoscere al Parlamento e al Paese le loro proposte, meglio, le loro priorità per garantire l’uscita dal tunnel della crisi.
L’operato dei saggi, raccolto in una lunga e dettagliata relazione consegnata al presidente della Repubblica, ha scelto come interlocutori privilegiati il Parlamento ed il prossimo inquilino del Quirinale. È il caso di dire che gli esperti del presidente hanno puntato tutto sugli interventi maggiormente sentiti e considerati un po’ da tutti priorità assoluta. Vediamoli nel dettaglio.
Riforme: i modelli per la legge elettorale “sono diversi: il proporzionale su base nazionale proprio del sistema tedesco; il proporzionale di collegio con perdita dei resti, proprio del sistema spagnolo; il sistema misto, in parte preponderante maggioritario e in parte minore proporzionale, come la cosiddetta Legge Mattarella, per la quale si suggerisce comunque, in caso di accettazione del modello, l’abolizione dello scorporo”. Il gruppo comunque “intende precisare che con l’attuale bicameralismo paritario nessun sistema elettorale garantisce automaticamente la formazione di una maggioranza nelle urne in entrambi i rami del Parlamento”. Con una modifica costituzionale, inoltre, i deputati scenderebbero a 480 ed i senatori a 120.
Partiti: serve più democrazia interna, dicono i Saggi, attraverso l’istituzione dell’anagrafe degli iscritti e la definizione delle condizioni d’accesso.
Economia: tre i fronti da aggredire. Far ripartire la crescita riducendo contestualmente il debito pubblico, l’abbassamento delle tasse su lavoro e impresa; rifinanziamento della cassa integrazione quale ammortizzatore sociale da potenziare in funzione della disoccupazione dilagante. Sempre in materia economica poi, i saggi propongono l’allentamento dei vincoli alle imprese relativamente all’assunzione di dipendenti a tempo determinato. In questo ambito i saggi suggeriscono una maggiore concorrenza nel settore energetico, farmaceutico e assicurativo.
Conflitto d’interessi:i saggi sostengono la necessità di trovare delle proposte “che non possano essere identificate come mosse da spirito di parte”, quindi non più basate sulle aspirazioni politiche di nessun partito. Giustizia, pene alternative: la priorità è velocizzare i tempi di attesa e di svolgimento dei processi, sia penali che civili, in modo da non penalizzare ulteriormente lo sviluppo e la competitività del Paese. Inoltre, per risolvere il problema insostenibile del sovraffollamento delle carceri, vengono proposte pene alternative come l’affidamento in prova e la detenzione domiciliare. Per quel che riguarda i procedimenti civili, invece, verrà incentivato un maggior ricorso ai giudici di pace.
Intercettazioni: limitazioni nell’uso delle intercettazioni, diventate strumenti (fin troppo) invasivi e nei confronti di diritti fondamentali. “deve essere resa cogente la loro qualità di mezzo per la ricerca della prova – dicono i saggi- e non di strumento di ricerca del reato”.
Chiesta anche una limitazione alla divulgazione dei loro contenuti. Non è escluso infine, il divieto ai magistrati del “l’uso improprio dei media”.
Arte: Per sopperire alla mancanza di fondi nel settore artistico culturale viengono auspicati interventi onerosi a carico dei privati che dallo Stato potrebbero avere in gestione parte del patrimonio archeologico e culturale del Paese.
Napoletano, 44 anni, giornalista professionista con 17 anni di esperienza sia come giornalista che come consulente in comunicazione. Ha scritto di politica ed economia, sia nazionale che locale per diversi giornali napoletani. Da ultimo da direttore responsabile, ha fatto nascere una nuova televcisione locale in Calabria. Come esperto, ha seguito la comunicazione di aziende, consorzi, enti no profit e politici. Da sempre accanito utilizzatore di computer, da anni si interessa di internet e da tempo ne ha intuito le immense potenzialità proprio per l'editoria e l'informazione.
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