Concussione e violazione di segreto istruttorio: queste le accuse con cui è stato fermato l’ex presidente della repubblica francese Nicholas Sarkozy.I giudici della sezione anticorruzione di Nanterre, a Parigi, starebbero accusando Sarkozy di aver offerto un posto prestigioso ad un magistrato, in cambio di informazioni su un’indagine che lo vedeva protagonista: l’inchiesta, infatti, riguarda i presunti finanziamenti illeciti, da parte del leader libico Muhammar Gheddafi, per le presidenziali francesi del 2007 e le intercettazioni telefoniche a carico di Sarkozy. Thierry Herzog, avvocato dell’ex inquilino dell’Eliseo, è stato già arrestato con due alti magistrati, Gilbert Azibert e Patrick Sassoust. Si ipotizza che l’ex capo di Stato e i suoi collaboratori più fidati abbiano cercato notizie sull’evoluzione dei processi giudiziari che lo minacciavano, ricorrendo a diversi “informatori”, tra cui appunto alcuni magistrati, spelcialmente nel periodo compreso tra il 2007 e il 2012. Dalle intercettazioni telefoniche, sarebbe emerso che Sarkozy utilizzava un secondo cellulare, registrato sotto falso nome, per comunicare col suo avvocato, in possesso di un altro telefono non riconducibile a lui.
Il portavoce del governo Stephane Le Foll ha così commentato la notiza: “La giustizia indaga, deve andare fino in fondo, Nicolas Sarkozy è un cittadino come gli altri davanti alla legge”. Con il fermo di questa mattina, i giudici avranno ancora ventiquattro ore di tempo per interrogare Sarkozy. Domani, lo stato di fermo potrà essere prorogato per un’altra giornata, al termine della quale il giudice deciderà se rilasciarlo o disporre nuove misure cautelative. Al vaglio degli inquirenti anche l’esame delle agende di Sarkozy, che potrebbero rivelarsi utili per altre ipotesi di reato: non convince, infatti, sempre nel periodo della presidenta Sarkozy, l’arbitrato di governo relativo alla querelle tra l’imprenditore Bernard Tapie e la banca Credit Lyonnais. La decisione della Corte di Cassazione è stata però impugnata con ricorso dai legali dell’ex presidente.
L’ex presidente, che recentemente aveva manifestato la volontà di tornare in politica in occasione delle prossime elezioni presidenziali del 2017, si è definito “vittima di accanimento da parte della magistratura”. Le vicende di questa mattina, al di là di quello che verrà accertato dalla giustizia, rappresentano un evento eclatante perchè è la prima volta, in Francia, che per un ex presidente della Repubblica, ormai privo dell’immunità, viene disposto lo stato di fermo.
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