Cortei in 25 piazze italiane per lo sciopero generale e ‘sociale’ del lavoro pubblico e privato per protestare contro le politiche del governo Renzi e dell’Unione europea. Alle manifestazioni si sono uniti gli studenti che hanno indetto “uno sciopero studentesco dentro lo sciopero sociale”.
Oltre ai disagi per chi ha dovuto spostarsi con i mezzi pubblici, si sono registrati momenti di tensione a Milano, Padova, Roma e Napoli, dove movimenti, collettivi, sindacati di base e associazioni varie sono scese in piazza in occasione dello #scioperosociale indetto, tra le altre cose, contro il Jobs Act, lo Sblocca Italia e la riforma della scuola varata dal governo Renzi. IAlle manifestazioni si uniscono gli studenti A Milano ci sono stati scontri al corteo indetto dalla Fiom.
La manifestazione degli studenti e degli antagonisti si è scontrata con le forze dell’ordine che impedivano l’accesso verso il Duomo in piazza Santo Stefano. Gli studenti, schierati dietro uno striscione e con indosso dei caschetti rossi da cantiere, hanno cercato di forzare il cordone composto da agenti e carabinieri che li hanno respinti a colpi di manganello e sparando dei lacrimogeni. Gli agenti sono stati anche bersagliati dal lancio di oggetti e fumogeni. Momenti di tensione, sempre a Milano, anche alla manifestazione in piazza Duomo: alcuni esponenti dei movimenti antagonisti hanno tentato di forzare le transenne poste sul sagrato del Duomo, hanno esploso alcuni petardi e sono brevemente entrati in contatto con le forze dell’ordine. Il tutto mentre stava iniziando a parlare il leader della Cgil, Susanna Camusso, che è stata accolta da due minuti di fischi dalla piazza, poi coperti da un applauso generale. Alcune decine di no Tav hanno cercato di arrivare sul sagrato della cattedrale buttando per terra le transenne. Sono stati bloccati da alcuni agenti della Digos e ne è nato un parapiglia a cui si sono aggiunti alcuni agenti in assetto antisommossa. Quando la situazione stava per degenerare il servizio d’ordine della Fiom, che era schierato in piazza Duomo per il comizio del loro leader Maurizio Landini, si è frapposto fra i due schieramenti.
Anche a Padova i manifestanti – circa 500 – si sono scontrati con le forze dell’ordine dopo che hanno tentato di raggiungere la sede del Pd. Fra i feriti c’è anche il capo della squadra mobile della città veneta. Mentre a Napoli i manifestanti hanno bloccato l’accesso alla Tangenziale di corso Malta. A Roma invece, un gruppo di circa 30 lavoratori, con il sostegno dell’Usb, è salito in cima al Colosseo e ha srotolato gli striscioni “Io sto con Ilario e Valentino” e “No alla privatizzazione del trasporto pubblico”. “Siamo in 20mila e non temiamo i manganelli del governo”. Ad affermarlo, dal camion che funge da improvvisato palco mobile del corteo di Cobas, movimenti sociali, studenti e migranti che si sta snodando per le vie di Roma sono stati gli stessi organizzatori del corteo che è arrivato nella zona dello Scalo di San Lorenzo.
Giornalista per caso. Anni di ufficio stampa in pubbliche istituzioni, dove si legge e si scrive solo su precisi argomenti e seguendo ferree indicazioni. Poi, l'opportunità di iniziare veramente a scrivere. Di cosa? di tutto un po', convinta, e sempre di più, che informare correttamente è un servizio utile, in certi casi indispensabile.
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