E’ morto David Bowie. Classe 1947, all’anagrafe era David Jones ed era nato a Brixton, un sobborgo londinese. Si è spento nella notte in casa sua dopo una battaglia contro il cancro lunga 18 mesi, e l’annuncio della scomparsa è stato dato dalla famiglia sull’account twitter ufficiale dell’artista. Duncan Jones, regista e figlio di Bowie, in un post accompagnato da una foto di lui bambino sulle spalle del Duca Bianco, ha scritto: «Sono molto dispiaciuto e triste di dirvi che è vero. Sarò off-line per un po’».
Aveva festeggiato il 69mo compleanno l’8 gennaio, data dell’uscita del suo ultimo album, Blackstar, 27m raccolta di una carriera musicale iniziata ben 40 anni fa e costellata da grandi successi.
La sua morte, che coincide con quella di un altro grande della musica, Fabrizio De André, scomparso nel 1999 all’età di 59 anni, è stata annunciata su Sky e ha colto di sorpresa tanto che in molti hanno addirittura pensato ad una bufala, perché sebbene Bowie non stesse bene da tempo e nonostante le sue smentite, si vociferava persino di un suo ritorno sul palco. Ora la sua famiglia chiede di “rispettare la sua privacy”, pur sapendo che il loro dolore “sarà condiviso da molti”. Il premier britannico David Cameron in un tweet ha scritto: “Sono cresciuto ascoltando e guardando il genio pop di David Bowie. Era un maestro nel reinventarsi e continuava ad azzeccarci. Una perdita enorme“.
Se ne va un artista prolifico e camaleontico, che ha attraversato cinque decenni di musica rock. Bowie – fu il suo manager Kenneth Pitt a suggerirgli di adottare il cognome dal coltello “bowie-knife” – ha segnato la storia della musica degli ultimi 50 anni come cantautore, polistrumentista, attore e compositore, reinventando nel tempo il suo stile e la sua immagine vestendo prima i panni di Ziggy Stardust, poi quelli di Alladin Sane e del Duca Bianco. Ma non si è mai adagiato sugli allori del successo, raggiunto già a metà degli anni ’60, continuando a sperimentare fino all’album ‘Blackstar’ uscito pochi giorni fa, accolto da critiche entustatiche, e balzato subito nelle prime posizioni delle classifiche di mezzo mondo. Come musicista ha attraversato e inventato generi anche molto diversi tra loro: dal beat al R&B bianco, dal glam rock all’electro pop intellettuale, fino al rock colto e raffinato. Durante la sua carriera, David Bowie ha collaborato con diverse star del firmamento pop e rock mondiale. Il Duca Bianco ha scritto, suonato, registrato e prodotto dischi di colleghi. Alcuni duetti sono diventati molto celebri e indimenticabili, grazie alla sua voce e al suo carisma. Da Under pressure con Freddie Mercury e i Queen, fino a Dancing In The Street con il vecchio amico Mick Jagger.
Come attore, invece, dopo alcune piccole apparizioni, arrivò al successo nel 1976 come protagonista del film di fantascienza ‘L’uomo che cadde sulla Terra’ di Nicolas Roeg. Tra le sue interpretazioni più note si ricordano Furyo in ‘Merry Christmas Mr. Lawrencè di Nagisa Oshima del 1983, ‘Absolute Beginners’ e ‘Labyrinth’ del 1986, fino a ‘Basquiat’ di Julian Schnabel del 1996, nel quale ha interpretato il ruolo di Andy Warhol. David Bowie si era sposato nel 1992 con la top model somala Iman Mohamed Abdulmajid.
Nel 2008 è stato inserito al 23º posto nella lista dei 100 migliori cantanti secondo ‘Rolling Stonè, e tra i suoi brani indimenticabili ci sono ‘Life on Mars?’, ‘Space Oddity’, ‘Starman’ ed ‘Heroes’.
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