Almeno venti persone sono morte in uno scontro frontale tra due treni in Puglia.
L’incidente ferroviario è avvenuto intorno alle 11 di stamattina nelle campagne fra Andria e Corato, lungo la Bari-Barletta. La linea, gestita dalla società Ferrotramviaria, è percorsa ogni giorno da molti studenti e pendolari, ma nel suo primo tratto collega anche il centro di Bari con l’aeroporto di Palese.
“È un disastro”, scrive su Facebook Massimo Mazzilli, il sindaco di Corato: “Come se fosse caduto un aereo”. Le foto aeree mostrano i due convogli letteralmente disintegrati. Solo tre vagoni hanno retto all’impatto con meno danni. Il luogo dell’incidente, in aperta campagna, complica il lavoro dei soccorritori.
Secondo Riccardo Zingaro, capo dei vigili di Andria, “ci sono più di venti morti”. I feriti sono decine; quattro versano in condizioni gravissime. Sul luogo del disastro è stato allestito un ospedale da campo, e l’Avis di Corato ha lanciato un appello a donare sangue del gruppo 0 positivo.
Si teme che il bilancio non sia ancora definitivo, non solo per le condizioni critiche di alcuni feriti, ma anche perché i soccorritori stanno ancora cercando fra i rottami. “Le ricerche stanno proseguendo”, aggiunge Zingaro: “C’è ancora molto lavoro da fare”. Giuseppe Corrado, presidente della provincia di Barletta-Andria-Trani, ha detto che un bambino di sette anni è stato salvato nelle prime ore dopo l’incidente, e “pare non sia in pericolo di vita”.
Intanto la Procura e la società Ferrotramviaria hanno aperto due inchieste distinte per ricostruire la dinamica dei fatti. A provocare lo scontro, secondo l’emittente locale TgNorba24, dovrebbe essere stato un errore umano: uno dei due treni sarebbe partito in anticipo dalla stazione di provenienza. Nel tratto dov’è avvenuto lo scontro, la linea è ancora a binario unico: il raddoppiamento è stato completato solo tra Bari e Ruvo di Puglia, la stazione successiva a Corato. Sul resto della linea sono ancora in corso i lavori. Ma se è giusta la ricostruzione di TgNorba, l’altro convoglio non avrebbe potuto evitare lo schianto.
“Non ci fermeremo finché non chiariremo cosa è accaduto”, assicura il premier Matteo Renzi. Sul posto sono arrivati il presidente della Puglia Michele Emiliano, il ministro dei Trasporti Graziano Delrio.
L’incidente di oggi è il più grave in Italia dal 2009 e comunque uno dei più sanguinosi degli ultimi anni. Secondo un rapporto dell’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria presentato ad aprile scorso, una “collisione tra due o più treni” non si verificava dal 2007. L’ultimo incidente con vittime sulla rete italiana risale al 2010, ma è stato causato da una frana in Val Venosta.
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