Duemila e duecento pneumatici usati assemblati con un po’ di terra. L’insieme forma una struttura che è diventata un simbolo per la comunità beduina palestinese del villaggio di Khan al Ahmar, vicino Gerico (Cisgiordania).
Si tratta della scuola nel deserto costruita dall’ ONG milanese Vento di Terra nel 2009 con una tecnica innovativa inventata dal gruppo ARCO’ (Architettura e Cooperazione) e l’utilizzo di 2.200 pneumatici usati. Si partì con 8.000 euro, racimolati da donatori e cooperazione decentrata. A supporto progetto intervennero in un secondo tempo la Cei, la cooperazione italiana, alcune agenzie Onu, l’Ue, e una rete di enti locali.
Oggi, a causa di un ordine di demolizione delle autorità israeliane, oltre 100 bambini rischiano di perdere l’unica possibilità di accedere all’istruzione di base. La Corte Suprema israeliana infatti ha autorizzato già nello scorso mese di maggio la demolizione del villaggio beduino e della sua ‘Scuola di gomme’ perché sono stati costruiti senza i necessari permessi. Secondo l’Agenzia Italiana per lo Sviluppo e la Cooperazione (ufficio di Gerusalemme), il campo beduino con annessa ‘Scuola di gomme’ si trova in Cisgiordania, in una zona C, ossia una parte del territorio palestinese nel quale Israele vieta agli arabi di costruire case. Con l’applicazione della sentenza di demolizione la comunità beduina di Khan al Ahmar verrebbe trasferita in una località indicata dalle autorità israeliane.
Alla sentenza si era opposta la presidenza palestinese accusando Israele di adottare una “politica di pulizia etnica, la forma peggiore di discriminazione razziale”, mentre anche i capi missione della Ue a Gerusalemme e Ramallah avevano lanciato un appello a non procedere alle demolizioni e avevano espresso “profonda preoccupazione” per la sorte di quella comunità beduina.
Oggi, un nuovo appello di Francia, Germania, Italia, Spagna e Gran Bretagna, in una nota congiunta: “Israele desista dal proposito di demolire il villaggio di Khan al Ahmar, dove ha sede la “scuola delle gomme”. “Le conseguenze che una demolizione e uno spostamento avrebbero sui residenti della comunità, inclusi i suoi bambini, così come sulla prospettiva della soluzione a due Stati – aggiunge la nota – sarebbero molto serie”.
“Chi demolisce una scuola, demolisce il futuro”. Vento di Terra Ong e AssopacePalestina lanciano un appello a personalità del mondo della politica, della cultura e dell’arte per chiedere al Governo Italiano e all’Unione Europea perché intervengano a tutela dei diritti umani fondamentali e del diritto all’istruzione delle comunità beduine, per la difesa della Scuola di Gomme, perché i bambini di Khan al Ahmar possano avere un futuro.
Per chi voglia sostenere il diritto all’istruzione dei bambini: www.change.org
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