Quanti bambini ancora devono morire, dimenticati in macchina da un genitore distratto, perché si possa finalmente applicare il provvedimento che obbliga ad equipaggiare i seggiolini auto di sensori anti-abbandono? Nove in venti anni, sono un numero così esiguo da poter fare slittare l’entrata in vigore del ddl approvato lo scorso anno che sarebbe dovuto entrare in vigore dal 1° luglio scorso e invece è stato rimandato forse a novembre? Secondo la Commissione europea sì. Perché è proprio lei ad avere quantificato il numero di bimbi morti in Italia perché dimenticati in macchina.
Il motivo dello slittamento è legato al fatto che manca ancora il decreto attuativo del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, documento che deve disciplinare le caratteristiche tecniche dei dispositivi, in modo da stabilirne le regole per l’omologazione. La bozza del decreto è bloccata all’ufficio Tris, ovvero il sistema di informazione sulle regolamentazione tecniche della Commissione Europea, che sostiene che il documento debba essere completamente riscritto. Inoltre l’organo comunitario ha sollevato anche diversi dubbi sul provvedimento, sia sotto l’aspetto tecnico dell’omologazione dei sistemi che sulla sproporzione tra la misura e il fenomeno che si vuole arginare. Al di là dell’aspetto emotivo che coinvolge in casi come quello accaduto ieri a Catania, la Commissione Europea sottolinea come negli ultimi 20 anni in Italia siano stati soltanto 9 i bambini morti perché lasciati in auto.
L’ultimo terribile caso è successo ieri, a Catania: Leonardo, due anni, è rimasto chiuso in auto per cinque lunghissime ore, sotto il sole cocente di un settembre con temperature ancora molto elevate. Nessuno si è accorto di lui, nessuno ha sentito un pianto né un lamento. Il piccolo è rimasto così, parcheggiato nell’auto dei suoi genitori davanti la Cittadella universitaria di Catania. Il papà, un ingegnere di 43 anni, ricercatore del dipartimento di Ingegneria all’università di Catania, avrebbe dovuto lasciarlo al nido, invece un improvviso ‘black-out’,che viene chiamato amnesia dissociativa, un vero e proprio ‘buco’ che si forma nei nostri ricordi, lo ha condotto direttamente al lavoro. Forse quando è sceso dall’auto in quel momento il piccolo dormiva e non ha potuto quindi dare segni della sua presenza. Solo la telefonata della moglie, allarmata perché il bimbo al nido non risultava essere arrivato, ha ‘svegliato’ il genitore assorto in chissà quali e quanti problemi di lavoro. Quindi, la folle corsa fino alla macchina per constatare che il figlio purtroppo non respirava più.
E’ proprio per ovviare a queste morti assurde, che è stata approvata la norma proposta da Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, che impone in Italia l’uso dei seggiolini salva-bebè. In assenza del regolamento attuativo però, la legge non è ancora divenuta operativa. A giugno, con qualche preoccupazione lo ricordava l’Asaps, l’associazione sostenitori Polstrada.
Doveva scattare lo scorso 1 luglio l’obbligo di equipaggiarsi con sensori anti-abbandono per chi trasporta in auto bambini di età inferiore ai quattro anni. Ma dopo un rinvio, ora il provvedimento è stato definitivamente bocciato dalla Commissione europea.
Le motivazioni
Il parere negativo del Tris costringe alla completa riscrittura del decreto attuativo, «perché qualsiasi norma nazionale volta a migliorare la sicurezza dovrebbe essere compatibile con la legislazione dell’Ue e, in particolare, con le regole del mercato interno» sottolinea Altroconsumo in una nota. «La Commissione l’ha bocciato non perché sia contro alla disposizione in sé, ma perché il decreto attuativo è incompleto. Mancano tutte le informazioni tecniche di dettaglio, perché il prodotto possa essere effettivamente efficace e sia utilizzabile in sicurezza su sistemi omologati» dice Silvia Bollani dell’associazione dei consumatori.
Senza voler fare della inutile retorica, auguriamoci soltanto che casi analoghi non abbiano a ripetersi fino a quando questa legge promulgata proprio per dare sicurezza ai piccoli e a chi li trasporta in macchina, non sarà corredata delle parti necessarie per la sua definitiva attuazione.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy