Vi fu sepolto S. Paolo, oggi l’area archeologica del sepolcreto della via Ostiense rappresenta una delle più importanti testimonianze delle necropoli di età romana sorte lungo la strada che portava al porto. In occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia la Sovrintendenza Capitolina propone un ciclo di aperture straordinarie e visite guidate del sito nel periodo che va dal 30 gennaio al 18 giugno 2016.
Originariamente si trattava di un colombario pagano, ma dopo il martirio di s. Paolo, la tomba dell’apostolo divenne il fulcro del primo luogo di culto e della successiva basilica paleocristiana. La Basilica di S. Paolo Fuori le Mura oggi si trova al centro di un’area urbanizzata a circa 2 km dalle Mura di Aureliano, che in epoca romana era una vasta pianura alluvionale tra la Rupe di S. Paolo e l’ansa del Tevere, occupata da una estesa necropoli disposta ai lati della via Ostiense. Il luogo di culto deve la sua origine proprio alla deposizione dell’Apostolo delle genti, avvenuta intorno al 67 d.C.. Inizialmente si trattava di una semplice costruzione costituita da un piccolo trofeo, successivamente, per volontà dell’imperatore Costantino, fu edificata la Basilica vera e propria. Scoperta nel Settecento e indagata in più riprese tra la fine dell’Ottocento e gli anni Trenta del Novecento, la necropoli dimostra una continuità d’uso dal I sec. a.C. fino al IV secolo d.C, ma la sua estensione non è ancora completamente nota. La parte esplorata e visitabile, annessa all’area verde del Parco Schuster, segue l’andamento nord/sud dell’asse della via Ostiense.
L’utilizzo ininterrotto dell’area a scopo sepolcrale per ben cinque secoli costituisce uno degli aspetti più interessanti del sito, che conserva straordinarie testimonianze materiali del passaggio dall’uso del rito funerario dell’incinerazione e quello dell’inumazione, tra la fine dell’età repubblicana e i primi due secoli dell’impero. I più antichi edifici funerari sono in prevalenza “colombari”, ambienti a pianta quadrangolare nelle cui pareti interne erano ricavate piccole nicchie, in file di più piani, per la deposizione delle urne cinerarie, mentre i livelli più recenti della necropoli documentano il suo utilizzo per le inumazioni. In molti casi si conservano tracce delle decorazioni dipinte, con elementi riconducibili ai proprietari delle sepolture ed altri che rimandano alle loro ideologie funerarie e religiose. In essi si può cogliere il riflesso delle graduali, ma significative trasformazioni sociali, economiche e culturali, avvenute a Roma con l’avvento e la diffusione del Cristianesimo.
Le visite guidate sono gratuite, si svolgono alle ore 11.30 e vengono effettuate dagli archeologi della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
Il biglietto per accedere al monumento è di € 4,00. La prenotazione è obbligatoria e si effettua allo 060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00). www.sovraintendenzaroma.it
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