Sesso al cimitero, la vedova inconsolabile incontra l’amante sulla tomba del marito. Sembra un episodio boccaccesco ma è accaduto a Cimitile, vicino Napoli.
‘Sliding doors’ su un episodio che di boccaccesco ha molto. E’ accaduto all’interno del cimitero di Cimitile, vicino Napoli. Lei, una dell’area nolana già vedova, poverina, a 37 anni. Ma non inconsolabile. Anzi. C’è infatti un ‘lui’, l’amante, che evidentemente non può uscire alla luce del sole. E, allora: cosa c’è di più oscuro e sicuro di un cimitero dove appartarsi per ‘consumare’ quello che la passione esige? Per di più il marito della signora riposa in pace in una cappella gentilizia: quale posto ancora più ‘adatto’ e riparato per sottrarsi a sguardi maliziosi! Ma di notte possono esserci pur sempre quelli di un custode. Perché è così che il custode in uno dei suoi giri di controllo li coglie, nudi come Adamo ed Eva e in flagrante. Ovviamente i due una volta scoperti raccolgono in fretta i loro abiti e fuggono. Da un po’ di tempo questi incontri amorosi avvenivano, a quanto pare, accanto al loculo del marito morto della donna.
A questo punto, come nel film ‘Sliding doors’, facciamo scorrere le porte su due ipotesi per questo episodio che non è certo il primo ad avere come teatro un luogo di sepoltura. Sembra che a Tarzo, in provincia di Treviso, non si riesca a fermare l’afflusso di coppiette in cerca di intimità all’interno del luogo sacro, tanto che il sindaco del paese ha lanciato provocatoriamente la proposta di un parco dell’amore attrezzato che distolga gli amanti dal cimitero di Corbanese.
Quali dunque le motivazioni che possono avere indotto la coppia campana, che presumiamo clandestina, a scegliere un posto che di accogliente non ha proprio nulla? Se il di lei marito è morto qualche anno fa in incidente stradale, lasciando una donna ancora nel fiore degli anni, non dovrebbe esserci problema alcuno nel rifarsi un affetto (tanto si sa che le malelingue hanno sempre qualcosa da annotare) Se invece fosse lui ad avere una situazione non proprio regolare…. la scelta del luogo sarebbe quindi stata dettata soprattutto dall’esigenza di nascondersi meglio che si può (e, allora, accidenti al diavolo che anche in questo caso si è dimenticato il coperchio!).
E se invece fossero vecchi rancori, covati dalla signora a motivo magari di tradimenti del fu coniuge, ad averla spinta, con un desiderio di vendetta che solo certe donne sanno provare, a trascinare l’amante e ‘profanare’ la tomba dell’ ‘amato’ marito?
In un caso come nell’altro vale il vecchio proverbio “Chi muore giace e chi vive si dà pace”.
Giornalista per caso. Anni di ufficio stampa in pubbliche istituzioni, dove si legge e si scrive solo su precisi argomenti e seguendo ferree indicazioni. Poi, l'opportunità di iniziare veramente a scrivere. Di cosa? di tutto un po', convinta, e sempre di più, che informare correttamente è un servizio utile, in certi casi indispensabile.
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