Slalom tra le buche romane. Ora c’è pure l’inchiesta

“Ci sono strade regionali provinciali e comunali”. Lo precisa il neo-ri-eletto presidente della Regione Nicola Zingaretti. Ma ormai ogni cittadino del Lazio ha imparato il gioco dello scaricabarile tra le varie istituzioni:  le strade dissestate sono tutte orfane, ovvero nessuno le vuole in carico. Se sono dentro Roma, ad esempio, non ne è responsabile il Comune ma il Municipio (solo se di colore diverso da quello dell’Amministrazione centrale). Eppure Zingaretti oggi lo precisa chiaramente: “Ognuno ha le sue responsabilità, compresa l’Anas. Una bella idea sarebbe quella di semplificare le competenze sulla manutenzione stradale”. Certamente, ma vai a trovare la cartina che specifichi e ripartisca le competenze.

Per intanto, quella che possiamo fornire la traiamo dal sito decorourbano.org:quasi 30 voragini su Lungotevere, 22 su via Tiburtina, 18 su via Cristoforo Colombo, 10 sulla Salaria. Sono queste le strade con il manto più disconnesso di Roma, almeno alla luce delle segnalazioni di migliaia di utenti che in tempo reale aiutano ad aggiornare la situazione catastrofica nelle strade della Capitale.

Le voragini sulle strade di Roma sono ormai sotto gli occhi di tutti. Ma on line il quadro della situazione in città è ancora più nitido, si materializza e si espande. Finora sono state raccolte 10 mila segnalazioni: le strade più colabrodo sono naturalmente quelle molto lunghe, a partire dalle consolari. I record però li segnano le voragini, con la via Tiburtina e il Lungotevere in testa per numero. Tutto ciò ovviamente comporta gravi problemi per pedoni e automobilisti, i primi obbligati spsso e volentieri a ricorrere alle cure del pronto soccorso per distorsioni di caviglie, fratture di gambe o braccia. I secondi, se sono fortunati solo all’aiusilio del gommista più vicino o del carrozziere  di fiducia, altrimenti seguono l’iter sanitario dei primi.

Non ci sono dubbi che la situazione sia peggiorata a causa di neve, gelo e piogge torrenziali. Ma siamo sicuri che non vi sia colpa anche da parte dell’ultima ditta che curato l’asfalto delle strade gruyere?

Il Codacons avverte che “lo stato disastroso delle strade capitoline potrebbe essere determinato dal bitume non a norma utilizzato per il rifacimento del manto stradale: dalle analisi richieste dall’Associazione consumatori su un campione di asfalto stradale prelevato a Roma e realizzate da un laboratorio tecnologico specializzato in materiali da costruzione, “è emerso che la percentuale di bitume rilevata e riferita al peso della miscela risulta essere pari al 3,97 %. Un dato ben al di sotto dei limiti di accettazione Anas che vanno dal 4,5% al 6,1%”.  A motivo di ciò la Procura di Roma ha avviato un’indagine. Il procedimento, al momento senza indagati, o ipotesi di reato, è stato avviato alla luce degli esposti arrivati a piazzale Clodio e presentata da alcune associazioni di consumatori che tra i vari disagi hanno subito quello della circolazione, particolarmente difficile nei giorni 5 e 6 marzo.

Intanto il Codacons boccia senza appello il ‘Piano Marshall’ di Virginia Raggi per affrontare l’emergenza strade: “Si tratta di un immane spreco di soldi pubblici- spiega il presidente Carlo Rienzi- spendere 17 milioni di euro per tappare con urgenza le buche (“ne tapperemo 50 mila”, ha annunciato la sindaca) non è affatto la soluzione al problema, perché quelle stesse buche si riapriranno al primo temporale, come dimostra l’esperienza degli ultimi anni. Ciò che serve è un rifacimento totale del manto stradale, con interventi strutturali che diano risultati sul lungo termine e, quindi, anche risparmi economici per l’amministrazione”.

Un ulteriore dato: sono la metà di mille i cittadini che in questi giorni hanno subito danni da buche stradali e che hanno chiesto l’aiuto dell’associazione per ottenere un risarcimento: “A partire da oggi diffonderemo il modulo da utilizzare per chiedere al Comune il risarcimento per danni da buca stradale, e stimiamo in circa 1,5 milioni di euro la cifra che l’amministrazione dovrà pagare ad automobilisti e motociclisti per incidenti, gomme forate, rottura pneumatici e sospensioni, cadute da scooter, parabrezza danneggiati”. E speriamo che i numeri rimangano contenuti.

A.B.