Il traffico nelle grandi città e lo smog che ne deriva hanno conseguenze devastanti sulla salute dei cittadini, con un aumento delle patologie causate dalle polveri sottili. Irritazioni delle mucose, crisi asmatiche, deficit di funzionalità polmonare e effetti cardio-vascolari gravi (comprese ischemie cardiache), ad esempio, possono essere causate dagli ossidi di azoto dei motori diesel, gli stessi che già a partire dal 2025 verranno messi al bando in diversi Paesi europei.
Nel tempo però la ricerca medica ha osservato come l’inquinamento dell’aria abbia azione nociva su tutto l’organismo, con ripercussioni negative fino a qualche anno fa ancora sconosciute: ritardi di apprendimento cognitivo, disfunzioni endocrine, sviluppo di disturbi neurologici, ed altro ancora.
Lo smog può ‘annebbiare’ le funzioni mentali. Ha infatti un impatto negativo sulle capacità cognitive che, peraltro, peggiora con l’età. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista PNAS e condotto da un team internazionale di ricercatori tra Usa e Cina. La ricerca ha coinvolto qualcosa come 20 mila individui in Cina, dai 10 anni in su di entrambi i sessi. I livelli di inquinamento cui ciascun partecipante era esposto sono stati misurati in base al suo indirizzo di residenza. I ricercatori hanno tenuto conto di diverse molecole inquinanti e del particolato fine, quello che penetra più facilmente nelle vie respiratorie. Tutto il campione è stato sottoposto a una serie di test per valutarne le abilità matematiche e linguistiche. E’ emerso che queste abilità erano tanto più inferiori quanto maggiore era l’esposizione ad agenti inquinanti, inoltre che l’impatto negativo dello smog aumenta con l’età dell’individuo. “Il campione ci ha permesso di esaminare anche l’impatto dell’inquinamento sull’età delle persone. I nostri risultati in relazione all’età degli individui sono innovativi” – ha spiegato uno degli autori del lavoro, Xi Chen della Yale School of Public Health, secondo riportato online da BBC Health. Lo studio conferma anche i risultati di precedenti lavori secondo cui essere esposti a livelli di inquinamento elevati è associato a maggior rischio di ammalarsi di demenza. Il lavoro, comunque, non permette di stabilire l’esistenza di una relazione di causa-effetto tra smog e abilità mentali di un individuo, né di mettere in luce eventuali meccanismi con cui l’inquinamento atmosferico nuocerebbe alla mente.
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