Sposarsi a Roma? Se credi nel sacramento e vuoi che la cerimonia sia celebrata in una di quelle chiese che dominano dall’alto lo splendido panomara della Capitale, non hai che l’imbarazzo della scelta. Se invece vuoi il più semplice e sbrigativo rito civile, senza rinunciare però ad una location mozzafiato, da oggi per il romantico ‘si’ sono disponibili molti luoghi tra i più suggestivi e affascinanti dell’Urbe: dal Giardino degli Aranci ai Musei capitolini o alla terrazza dei Mercati di Traiano.
Per realizzare questo sogno ci saranno tariffe “speciali” perché si tratta di luoghi che vengono “sottratti alla collettività” per i quali sara’ opportuno un equo esborso che andra’ a rimpinguare le casse comunali. Ma i proventi cdi tale attività, assicura Roma Capitale, averranno poi reinvestiti in particolare sui beni culturali. E’ quanto prevede una memoria di Giunta approvata oggi in Campidoglio.
“Oggi abbiamo approvato una memoria che va nella direzione della valorizzazione del patrimonio di Roma e che riguarda la concessione temporanea di spazi di pregio della città per eventi privati, sia di società che di singole persone, in particolare parliamo di matrimoni. Se una persona particolarmente facoltosa voleva sposarsi per esempio ai Musei capitolini o avere il sagrato di una piazza tutto per sé, potrà farlo probabilmente già dalla fine di maggio – ha dichiarato l’assessore al Patromonio del comune di Roma Alessandra Cattoi – Ci saranno tariffe speciali, non quelle applicate per l’occupazione di suolo pubblico, perché effettivamente si tratta di un luogo che viene sottratto alla collettività, anche fosse solo per un’ora, e quindi c’è bisogno di una cifra congrua. I proventi che arriveranno nelle casse del Comune per questo tipo di attività verranno poi reinvestiti in particolare sui beni culturali”.
La memoria dà mandato alla Sovrintendenza capitolina di stabilire l’iter amministrativo e le tariffe, che dipenderanno da ciò che viene richiesto e dalla durata. “Parliamo di spazi pubblici come il giardino degli Aranci piuttosto che i Musei capitolini o la terrazza dei Mercati di Traiano: spazi che sono puwbblici ma che potranno essere riservati per un periodo limitato di tempo a un utilizzo privato”, ha quindi specificato la Cattoi.
Giornalista per caso. Anni di ufficio stampa in pubbliche istituzioni, dove si legge e si scrive solo su precisi argomenti e seguendo ferree indicazioni. Poi, l'opportunità di iniziare veramente a scrivere. Di cosa? di tutto un po', convinta, e sempre di più, che informare correttamente è un servizio utile, in certi casi indispensabile.
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