“Stiamo perdendo tempo.Sono passati più di 40 giorni dalle elezioni: persino la Chiesa, che non è un modello di speditezza, è riuscita ad organizzarsi, ed avete visto voi in che tempi”. È Matteo Renzi a parlare. Di nuovo, dopo la lunga intervista firmata Aldo Cazzullo sul Corriere della sera di oggi.
Il sindaco di Firenze confessa che ”con il sistema politico che abbiamo ancora non abbiamo capito chi ha vinto e chi ha perso”. Ma “dare la colpa della situazione di difficoltà al Presidente della Repubblica è una barzelletta: ricorda quelli che quando vedono il traffico per la strada, danno la colpa ai vigili”, dice. “Giorgio Napolitano è stato in questi anni un’ assoluta certezza per il Paese, meno male che vi è stato Napolitano”.
Sicuramente Renzi, avversario di Bersani alle primarie, sconfitto per un 60 a 40 (per cento), considerata la situazione di stallo a sei settimane dalle votazioni che hanno assegnato al Pd la maggioranza assoluta alla Camera e relativa al Senato, dopo il fallimento di Bersani nel suo incarico di cercare una maggioranza per formare il governo e dopo la conseguente decisione di Napolitano di nominare le due commissioni di saggi, ha percepito che entro il Pd c’è una larga fronda di persone che pensano più utile ritornare al voto. Ma non con Bersani capofila.
Renzi ha dalla parte sua 51 deputati su 293. Ma sa di godere anche della fiducia del il 55% degli italiani intervistati la settimana scorsa per un sondaggio di Swg. E sa anche che l’ 88%, quasi 9 partecipanti su 10, è d’accordo con lui sul fatto che” la politica sta perdendo tempo, mentre il mondo chiede all’ Italia di correre a doppia velocità”(sondaggio di oggi per Sky Tg24).
Molte le repliche al sindaco di Firenze che post-tregua primarie lancia la sua sfida: “O Berlusconi è il capo degli impresentabili, allora chiediamo di votare subito; oppure è un interlocutore perché ha preso dieci milioni di voti”. Se apprezzamenti arrivano dal Pdl – per Anna Maria Bernini, senatrice e portavoce vicario del Pdl, il sindaco fiorentino rappresenta “la sinistra dal volto umano e democratica”e Matteo Lupi dando ragione al rottamatore dice: l’affondo a Bersani irrita i fedelissimi del segretario democratico, mentre Sandro Bondi è sempre più convinto che “il Pd è destinato a dividersi”- l’affondo di Renzi irrita fortemente i versaniani. Da Alessandra Moretti a Stefano Di Traglia a Chiara Geloni, il dibattito è acceso anche su twitter: “Andare al voto ora sarebbe da irresponsabili”. Pdl o voto? “Siamo qua”.. risponde il leader Pd ai giornalisti che gli chiedono se dopo le parole di Renzi, le scelte per il suo partito si riducano all’ alternativa tra il governissimo con il Pdl e le urne.
Al momento Bersani e a Palazzo Chigi per un colloquio con Mario Monti dedicato alle principali questioni politiche e con molta probabilità anche sul nodo relativo al decreto per sbloccare i pagamenti della Pubblica amministrazione nei confronti delle imprese. Questo è anche il primo degli incontri che Bersani farà per trovare un’ ampia intesa con le forze politiche in vista dell’ elezioni del Capo dello Stato. Che al momento pare non esserci.
A.B.
Napoletano, 44 anni, giornalista professionista con 17 anni di esperienza sia come giornalista che come consulente in comunicazione. Ha scritto di politica ed economia, sia nazionale che locale per diversi giornali napoletani. Da ultimo da direttore responsabile, ha fatto nascere una nuova televcisione locale in Calabria. Come esperto, ha seguito la comunicazione di aziende, consorzi, enti no profit e politici. Da sempre accanito utilizzatore di computer, da anni si interessa di internet e da tempo ne ha intuito le immense potenzialità proprio per l'editoria e l'informazione.
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