A meno di 24 ore dall’assalto armato che ieri sera, intorno alle 20, nella capitale europea del Natale, a Strasburgo, ha lasciato sull’asfalto due cadaveri e almeno 12 feriti tra cui un giornalista radiofonico italiano, si può parlare con certezza di terrorismo: il procuratore di Parigi, Remy Heitz, facendo il punto sui fatti di Strasburgo, ha dichiarato in conferenza stampa che “il terrorismo ha nuovamente colpito il nostro territorio”, confermando che quattro persone vicine all’aggressore in fuga sono attualmente in stato di fermo.
Il killer, identificato già da ieri – si chiama Cherif C., 29 anni, di origini nordafricane ma nato a Strasburgo – era finito già in carcere in passato per aggressione ed era stato segnalato come elemento ‘radicalizzato’ e come minaccia per la sicurezza nazionale. L’uomo è riuscito a scappare dopo l’assalto terroristico al mercatino di Natale, a quell’ora affollato di gente, allontanandosi dal centro e facendo perdere le sue tracce.
Da ieri sera, dunque, è caccia al killer che ha seminato orrore ai mercatini di Natale a Strasburgo. Secondo Le Figaro, il presunto autore dell’attentato sarebbe ferito al braccio. Il ventinovenne in fuga è ricercato da una squadra di 420 agenti (tra forze d’intervento, antiterrorismo, scientifica), con i Crs (Compagnia Repubblicana di Sicurezza).
L’attentatore, secondo le prime ricostruzioni, ieri sera avrebbe esploso diversi colpi d’arma da fuoco nella rue del Grandes Arcades, vicino alla centralissima Place Kleber, dove si trova il mercatino e si sarebbe poi dato alla fuga in direzione della Grande Rue, dove testimoni avrebbero udito altri spari. I presenti si sono dati alla fuga tra scene di panico. La polizia ha quindi isolato la zona per un raggio di circa 200 metri attorno alla piazza Gutenberg, il traffico è stato deviato, mentre le ambulanze correvano verso il centro.
Tre le vittime, per una è stata dichiarata la morte cerebrale. Risulta essere in gravi condizioni Antonio Megalizzi, il giovane giornalista radiofonico italiano, originario di Trento.
In Francia al momento non vi è stata nessuna dichiarazione di “stato di emergenza”, come ad esempio, avvenuto tre anni fa, il 13 dicembre 2015, per la strage del Bataclan.
Nella riunione d’urgenza del comitato di analisi strategica anti-terrorismo al Viminale, convocato su indicazione del ministro Salvini che ha parlato di una situazione di ‘altissima attenzione’ anche nel nostro Paese, “è stato deciso di sensibilizzare tutti gli uffici territoriali delle forze di polizia ed implementare al massimo i controlli preventivi in chiave antiterrorismo”. Intanto, sono stati sensibilizzati i controlli al Mercatino di Bolzano.
A Strasburgo è la settimana più affollata, quella che oltre ai turisti vede arrivare in città tutto il personale del Parlamento europeo per la plenaria mensile. Molti gli eurodeputati, anche italiani, che si sono ritrovati bloccati dentro i ristoranti e i bar. Mentre il parlamento è stato blindato, su ordine del presidente Antonio Tajani, tantissime persone sono rimaste chiuse nel palazzo.
Un attentato che tuttavia non arriva del tutto come un fulmine a ciel sereno. Già due anni fa, sotto Natale, la polizia francese aveva sventato un possibile attacco terrorista ai mercatini, smantellando una cellula a Marsiglia. Stavolta qualcuno si è riuscito a infilare tra le maglie della sicurezza, e a macchiare di sangue la città-bomboniera dell’Alsazia.
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