L’Unione europea finanzierà al 50% la Tav Torino-Lione. A dirlo è stato Francesco Balocco, assessore ai Trasporti della Regione Piemonte che in qualità di presidente dell’AiPo, l’Autorità di bacino del Po, ha partecipato alla visita a Mantova della coordinatrice europea del Corridoio mediterraneo, Iveta Radicova.
“Lunedì – spiega Balocco – è stato deciso dall’Unione Europea che i finanziamenti relativi alla prossima programmazione per il Corridoio mediterraneo nell’ambito dei progetti per l’interoperabilità, la decarbonizzazione e la digitalizzazione saranno pari al 50%”. Non tarda ad arrivare il commento del Ministro degli Interni Matteo Salvini “Ottima notizia e motivo in più per farla”. La risposta arriva al termine di giornate polemiche intercorse tra il Vicepremier e il presidente della Regione Sergio Chiamparini sul tema del referendum sulla Tav.
In particolare nei mesi scorsi Matteo Salvini, a seguito dell’analisi costi – benefici da parte della commissione di esperti incaricata dal ministero dei Trasporti , aveva proposto un referendum sulla controversa linea ferroviaria ad alta velocità che dovrebbe collegare Torino e Lione: un referendum per decidere se bloccare oppure concludere l’opera, al momento nelle fasi iniziali di realizzazione. La proposta di referendum avanzata da Salvini è una chiara provocazione nei confronti del M5S da sempre favorevole alla consultazione popolare ma fermamente contraria alla realizzazione dell’opera. Il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, mostratosi favorevole alla promozione di un referendum consultivo, chiede al ministro dell’Interno di permettere una consultazione popolare sulla Torino-Lione il 26 maggio.
La mossa di Chiamparino mette in difficoltà Salvini che nega la possibilità di un election day provocando la reazione dello stesso Chiamparino: “Evidentemente l’opinione dei cittadini fa paura, il ministro valuta degna di considerazione la nostra proposta, ma fa riferimento a un non meglio precisato quadro legislativo nazionale e regionale che non contemplerebbe tale accorpamento. In assenza però di riferimenti normativi precisi, ritengo che semplicemente non si sia voluta esprimere la volontà politica di far pronunciare i cittadini”. Glaciale la risposta del ministro degli Interno Salvini: “Chiamparino non capisce o fa finta di non capire. Il referendum sul Tav non posso convocarlo, ma andrei a votare domani mattina. La responsabilità è della Regione. Era potere di Chiamparino prevederlo ma non l’ha fatto. Non prenda in giro i piemontesi”.
Intanto sull’acceso dibattito Luigi Di Maio non si pronuncia. Infatti la disponibilità dell’Unione europea ad aumentare dal 40% al 50 per cento il cofinanziamento non solo sul tunnel di base della Torino-Lione, ma anche le tratte nazionali cosiddette “di avvicinamento” cambia lo scenario, perché il denaro europeo ora permetterà di abbassare la spesa fin qui preventivata dall’Italia e la famosa “analisi costi-benefici” promossa dal M5s strumento con il quale una parte del M5s ha fin qui potuto giustificare la sua contrarietà al corridoio ferroviario, perde di senso.
AGMC
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